La cancellazione improvvisa del BOSC e lo smantellamento della ricerca
L’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA) ha annullato senza preavviso la riunione del Consiglio dei Consulenti Scientifici (BOSC), suscitando una forte preoccupazione tra gli esperti ambientali. Il governo Trump, al suo secondo mandato, ha informato i consulenti senza fornire motivazioni, lasciando in sospeso la possibilità che l’incontro venga riprogrammato. Questo evento è il segnale più recente della linea dura adottata dall’amministrazione contro la comunità scientifica.
Secondo un’inchiesta di Inside Climate News, questo stop segue i piani dell’amministratore dell’EPA, Lee Zeldin, per sciogliere l’Ufficio di Ricerca e Sviluppo (ORD) e licenziare gran parte dei ricercatori. Questa strategia, trapelata il mese scorso grazie al New York Times, è percepita da molti come un tentativo di indebolire le fondamenta scientifiche su cui si basano le normative ambientali negli Stati Uniti.
Il ruolo del BOSC e l’impatto del suo azzeramento
Il BOSC, nato nel 1996, è un organismo federale indipendente che garantisce la qualità della ricerca scientifica dell’EPA. Sotto l’amministrazione Biden, il comitato si era riunito regolarmente, ma ora il suo futuro è incerto. Jennifer Orme-Zavaleta, ex capo scientifico dell’EPA, ha confermato che l’eliminazione dell’ORD renderebbe inutile l’esistenza di un organo di controllo indipendente come il BOSC.
Secondo Orme-Zavaleta, l’attacco alla scienza è parte di un disegno politico per ridurre il numero dei comitati consultivi federali, spacciato per un tentativo di eliminare sprechi e frodi. In realtà, afferma, questo approccio genera solo caos e perdita di fondi pubblici, mettendo a rischio progetti di ricerca vitali per la salute e la sicurezza ambientale.
Reazioni e accuse di disprezzo verso la scienza
Jeremy Symons, leader della campagna Save EPA, accusa apertamente Zeldin di essere “allergico alla scienza”, e di voler cancellare dati e ricerche che dimostrano gli effetti nocivi delle deregolamentazioni. Gli scienziati universitari, finanziati attraverso le borse dell’ORD per studiare l’inquinamento, ora temono che i loro anni di lavoro andranno perduti.
Anche George Thurston, membro del BOSC durante l’amministrazione Biden, ha dichiarato di non aver più ricevuto comunicazioni per il rinnovo del proprio incarico. La New York University, dove Thurston dirige un programma sulla valutazione degli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico, è una delle istituzioni danneggiate dal blocco delle attività del BOSC.
Una strategia sistematica di deregulation ambientale
La strategia della nuova EPA sotto Trump punta a favorire le industrie, invitandole a chiedere esenzioni dal Clean Air Act e proporre norme da abrogare. Tutto ciò rientra nel piano per la cosiddetta “grande ripresa americana”, ma per gli scienziati e gli ambientalisti si tratta di un attacco diretto alle tutele per la salute pubblica.
L’American Thoracic Society ha espresso forte sostegno agli scienziati dell’EPA, difendendo il processo di Valutazione Scientifica Integrata (ISA), fondamentale per aggiornare le conoscenze sugli effetti dell’inquinamento atmosferico. Secondo la società, licenziare ricercatori e smantellare l’ISA non farà sparire l’inquinamento, ma lo renderà semplicemente più difficile da contrastare.
Il ruolo invisibile degli scienziati federali
Molti cittadini, secondo Orme-Zavaleta, ignorano quanto il lavoro degli scienziati pubblici sia cruciale per garantire acqua potabile, aria respirabile e cibo sicuro. Il tentativo di silenziare questi esperti rappresenta una minaccia sistemica alla salute collettiva, proprio mentre l’inquinamento da combustibili fossili continua ad aumentare, specialmente nelle aree urbane.
Orme-Zavaleta conclude con un monito: senza l’ORD e i suoi ricercatori, l’EPA non sarà più in grado di assolvere ai compiti stabiliti dalla legge, lasciando il pubblico senza protezione da contaminazioni e rischi ambientali.