Una crisi annunciata nella sanità pubblica americana
Alle prime ore del 25 Marzo, Philip Huang, direttore della sanità pubblica della Contea di Dallas, ha ricevuto un’email che ha segnato l’inizio di un’emergenza silenziosa. Il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umani (HHS) aveva improvvisamente ritirato 12 miliardi di dollari di fondi federali, colpendo migliaia di agenzie sanitarie locali, compresa quella di Dallas. Le sovvenzioni, destinate a laboratori e personale sanitario, erano fondamentali per il monitoraggio e la vaccinazione contro malattie come morbillo, influenza aviaria e COVID-19.
Licenziamenti di massa e paralisi istituzionale
Il 1° Aprile, solo pochi giorni dopo la revoca dei fondi, migliaia di dipendenti dell’HHS hanno scoperto di aver perso il lavoro. I licenziamenti hanno colpito CDC, FDA e NIH, lasciando senza personale interi settori della ricerca scientifica e della prevenzione. Perfino l’Ufficio per la politica sull’HIV/AIDS è stato completamente smantellato, compromettendo decenni di progresso nella lotta all’HIV negli Stati Uniti.
Il pericolo globale: tagli alla prevenzione internazionale
I tagli non si limitano al suolo americano. Il ritiro dei fondi minaccia anche le attività di cooperazione sanitaria all’estero, tra cui l’appoggio all’alleanza vaccinale GAVI, che ha contribuito a salvare 19 milioni di vite dal 2000 al 2023. Programmi contro Ebola, la rete globale per il monitoraggio del morbillo, e la distribuzione di vaccini nei Paesi a basso reddito rischiano di scomparire, aumentando il rischio di focolai globali che potrebbero facilmente arrivare negli Stati Uniti.
Rischi concreti: il ritorno del morbillo
Negli ultimi mesi, negli Stati Uniti sono stati segnalati focolai di morbillo in 19 stati e a New York City, con oltre 400 infezioni in Texas e almeno un decesso. Il morbillo era stato eliminato nel 2000, ma la sospensione dei programmi di vaccinazione e di tracciamento dei contagi sta favorendo il ritorno di malattie infettive un tempo sotto controllo.
Ricerca interrotta: laboratori spenti e farmaci bloccati
Nevan Krogan, direttore dell’Istituto di Bioscienze Quantitative, ha denunciato la chiusura dei centri AViDD, istituiti per sviluppare farmaci antivirali contro potenziali virus pandemici. Alcuni progetti avevano già individuato farmaci candidati contro il SARS-CoV-2, ma sono stati bruscamente interrotti a metà del ciclo di finanziamento.
Emergenze locali senza risorse
A Dallas, il dipartimento sanitario ha dovuto decidere in fretta come salvare i posti di lavoro degli epidemiologi. A St. Louis, la direttrice Matifadza Hlatshwayo Davis ha perso fondi destinati a programmi educativi e nutrizionali per i giovani. In Texas, i vaccini pediatrici sono a rischio, mentre i sistemi di monitoraggio delle malattie restano senza aggiornamenti.
Una strategia inefficace e pericolosa
Nonostante le dichiarazioni dell’amministrazione Trump e del segretario HHS Robert F. Kennedy Jr., che definiscono i tagli un passo verso una maggiore efficienza, esperti e funzionari locali denunciano un’operazione disorganizzata, pericolosa e inefficace. Secondo Dara Lieberman, della Trust for America’s Health, non si erano mai visti fondi già erogati e utilizzati ritirati retroattivamente.
Il ruolo della politica e la vulnerabilità crescente
I governatori di 23 stati e Washington D.C. hanno presentato ricorso legale contro i tagli, ma intanto la rete sanitaria pubblica americana si disgrega. Come afferma la stessa Hlatshwayo Davis, l’ingerenza politica nelle decisioni sanitarie ha superato ogni limite, minando la tutela dei cittadini più fragili e la capacità di risposta alle crisi sanitarie future.