Vernice antimicrobica: protezione invisibile contro i microbi
Una nuova resina verniciabile, sviluppata presso l’Università di Nottingham in collaborazione con l’azienda Indestructible Paint, sta segnando un punto di svolta nella lotta contro la diffusione di batteri, funghi e virus su superfici esposte al pubblico. Applicata come comune vernice, questa sostanza crea una barriera permanente contro pericolosi microrganismi come Staphylococcus aureus, Escherichia coli e il fungo Candida albicans.
Il cuore della formula è la clorexidina, un noto disinfettante ad ampio spettro frequentemente utilizzato in ambito odontoiatrico e medico per la sua efficacia contro numerose infezioni. Quando miscelata con una base epossidica, la clorexidina mantiene la sua efficacia senza compromettere l’adesione del rivestimento alla superficie, anche su materiali plastici o metallici lisci e non porosi.
Differenze evidenti tra superfici trattate e non trattate
I test di laboratorio hanno dimostrato l’efficacia straordinaria di questa vernice: nessun patogeno è stato rilevato sulle superfici trattate, a differenza di quelle non verniciate. Appena la vernice si asciuga, inizia a neutralizzare i microbi, riducendo notevolmente la possibilità di contaminazioni per contatto.
Secondo il dottor Felicity de Cogan, che ha guidato lo sviluppo del progetto, la vernice rappresenta un’opzione economica, durevole e versatile, ideale per ambienti pubblici e strutture sanitarie. Il suo effetto protettivo non si esaurisce nel tempo e non si disperde a seguito del contatto umano, evitando contaminazioni secondarie.
Un’arma contro la resistenza antimicrobica
Oltre all’efficacia immediata, questa tecnologia risponde a una problematica crescente: la diffusione della resistenza agli antimicrobici. Le superfici di plastica e metallo, comunemente presenti in ambienti pubblici e ospedali, sono note per favorire la trasmissione genica orizzontale, un meccanismo che consente ai batteri di scambiarsi geni di resistenza. La vernice agisce anche in questo senso, interrompendo il ciclo di trasmissione e contribuendo alla prevenzione della formazione di superbatteri.
Inoltre, test iniziali indicano che la clorexidina incorporata nel rivestimento ha mostrato attività contro virus respiratori, compreso il SARS-CoV-2, offrendo una protezione aggiuntiva in tempi di pandemia o stagioni influenzali.
Prospettive future
Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, apre la strada a un potenziale uso diffuso di queste vernici in scuole, ospedali, mezzi di trasporto pubblici e altri luoghi ad alto rischio di contaminazione. Se adottata su larga scala, questa innovazione potrebbe ridurre drasticamente l’esposizione ai patogeni e rappresentare un baluardo importante nella lotta globale alle infezioni nosocomiali e alla trasmissione di malattie contagiose.