Una rivoluzione nella nutrizione delle api mellifere
Un’innovazione senza precedenti nel campo dell’apicoltura promette di trasformare le strategie di conservazione delle api mellifere (Apis mellifera): una nuova “Power Bar” sintetica, sviluppata da Washington State University in collaborazione con APIX Biosciences in Belgio, consente alle api di sopravvivere senza polline. Questo prodotto alimentare artificiale, frutto di oltre dieci anni di ricerca scientifica, rappresenta un potenziale punto di svolta nella lotta contro il collasso delle colonie.
Il problema della nutrizione e il declino globale delle api
Le api mellifere sono impollinatori cruciali per oltre il 75% delle colture alimentari e per quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore. Tuttavia, la perdita di habitat, il cambiamento climatico, l’urbanizzazione e le condizioni meteorologiche estreme stanno compromettendo la disponibilità di polline e nettare, rendendo difficile la sopravvivenza delle colonie. Come evidenziato dal professor Brandon Hopkins, le api necessitano di una dieta variata per prosperare, ma trovano sempre meno risorse disponibili nei paesaggi moderni.
Una formula testata sul campo e ricca di isofucosterolo
Questa “Power Bar” per api riproduce in maniera sintetica le proprietà nutritive del polline naturale. Gli scienziati hanno testato migliaia di combinazioni per sviluppare un alimento capace di sostenere intere colonie anche in assenza di polline. L’ingrediente chiave è l’isofucosterolo, una molecola naturalmente presente nel polline e identificata come essenziale per la sopravvivenza delle api. Le colonie nutrite con cibo contenente isofucosterolo sono sopravvissute per un’intera stagione, evitando il collasso osservato in quelle prive di supplementi.
Benefici per apicoltori e coltivatori
I test, condotti in ambienti agricoli come campi di mirtilli e girasoli, hanno dimostrato che le colonie alimentate con il nuovo prodotto erano più sane, con maggior produzione di larve, minore mortalità e colonie più grandi rispetto a quelle alimentate con metodi tradizionali. Il CEO di APIX Biosciences USA, Patrick Pilkington, ha sottolineato come questa novità possa cambiare radicalmente la gestione apistica, fornendo un supporto essenziale anche nelle condizioni più difficili.
Oltre la nutrizione: una crisi più ampia
Nonostante il successo di questa innovazione, gli esperti mettono in guardia: la sintesi alimentare può attenuare gli effetti della malnutrizione, ma non affronta le cause strutturali del declino degli insetti, come l’intensificazione agricola, la perdita di biodiversità e le alterazioni climatiche. La “Power Bar” rappresenta un passo avanti significativo, ma non una soluzione definitiva alla crisi globale degli impollinatori.
Fonte scientifica: Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences
Riferimenti autorevoli: BBC News, The Guardian, National Geographic, Science Daily.