Simulazione in mare aperto per il rientro della missione lunare
A largo della costa della California, nella giornata di venerdì 28 marzo 2025, si è svolto un importante test operativo che ha coinvolto la NASA e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti a bordo della USS Somerset, una nave da trasporto anfibia della Marina americana. L’obiettivo dell’esercitazione era la simulazione delle complesse operazioni di recupero della capsula Orion, che tornerà sulla Terra dopo aver compiuto il viaggio lunare con la missione Artemis 2.
Il test, denominato Underway Recovery Test-12, ha visto la partecipazione congiunta di team tecnici, militari e astronauti. Il ponte di benvenuto della USS Somerset è stato il punto focale delle manovre, dove le squadre hanno eseguito le procedure post-ammaraggio destinate a essere impiegate al termine del volo attorno alla luna.
Un ritorno al passato con occhi al futuro
Questa simulazione segna un momento storico: sono trascorsi oltre 50 anni dall’ultima volta in cui un equipaggio ha concluso una missione lunare ammarando nel Pacifico. Tuttavia, a differenza dell’epoca Apollo, in cui venivano impiegati elicotteri per il recupero dei moduli, la nuova strategia di Artemis si affida a navi con ponti aperti capaci di “abbracciare” la capsula Orion, permettendo un’operazione più sicura e controllata.
Astronauti protagonisti del test
Alla simulazione hanno preso parte diverse figure chiave del programma Artemis. In prima linea c’era Victor Glover, pilota di Artemis 2, affiancato dal riservista Andre Douglas, e dagli astronauti Stan Love e Deniz Burnham. Presente anche Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), che ha partecipato attivamente alle manovre. A coordinare l’esercitazione erano il capitano Andrew “Andy” Koy, comandante della USS Somerset, e la direttrice delle operazioni di recupero Liliana Villarreal del Kennedy Space Center in Florida.
Cosa accadrà con Artemis 2
La missione Artemis 2, prevista per il lancio non prima di aprile 2026, rappresenterà il primo volo con equipaggio del nuovo sistema di esplorazione della NASA. Il potente razzo SLS (Space Launch System) spingerà nello spazio la capsula Orion con a bordo Reid Wiseman, Victor Glover, Christina Koch e Jeremy Hansen dell’Agenzia Spaziale Canadese. Durante la missione percorreranno più di 965.000 chilometri, orbitando attorno alla Luna prima di fare ritorno sulla Terra.
Il viaggio segnerà un altro passo fondamentale verso l’obiettivo finale: portare esseri umani su Marte. Con l’esperienza acquisita nel polo sud lunare, i futuri astronauti saranno meglio preparati per affrontare la lunga e complessa esplorazione del Pianeta Rosso.