Un nuovo sistema di allerta precoce basato sull’intelligenza artificiale potrebbe trasformare radicalmente la prevenzione degli attacchi di cuore, offrendo una finestra temporale preziosa per intervenire prima che si verifichi un evento cardiaco potenzialmente fatale. Il progetto, sviluppato da un gruppo di ricercatori francesi in collaborazione con studiosi statunitensi, è stato illustrato in uno studio pubblicato sull’European Heart Journal.
A differenza degli strumenti tradizionali che monitorano terremoti, uragani o tornado, questo algoritmo è stato pensato per analizzare i dati elettrocardiografici di oltre 240.000 pazienti, esaminando milioni di ore di attività cardiaca per identificare segnali elettrici deboli, spesso invisibili alla lettura umana, che possono indicare il rischio imminente di aritmie gravi.
Secondo Laurent Fiorina, ricercatore presso il Paris Cardiovascular Research Centre (PARCC), l’analisi di 24 ore di battito cardiaco può rivelare soggetti predisposti a sviluppare aritmie potenzialmente letali entro le due settimane successive. Una volta individuati questi schemi, il team ha costruito un sistema basato su una rete neurale artificiale, capace di simulare le modalità con cui il cervello comunica con il cuore.
Lo strumento predittivo, secondo i test iniziali, è in grado di prevedere oltre il 70% degli arresti cardiaci imminenti, con un margine d’anticipo fino a 14 giorni. Una potenziale svolta nel campo della cardiologia preventiva, che fino ad oggi si era concentrata solo su valutazioni a medio o lungo termine, senza riuscire a cogliere segnali nel brevissimo periodo.
Il cardiologo Eloi Marijon, direttore della ricerca presso il PARCC, ha dichiarato che grazie a questa tecnologia sarà possibile intervenire tempestivamente, salvando vite prima che si manifesti l’evento critico. La prossima fase prevede studi clinici su larga scala per testarne l’efficacia sul campo. Se supererà queste prove, lo strumento potrebbe diventare l’equivalente medico di una sirena d’emergenza, capace di avvertire per tempo chi è in pericolo.