Un lancio storico dal Kazakistan per la missione Soyuz MS-27
La Soyuz MS-27 ha lasciato la Terra all’alba dell’8 aprile 2025, decollando dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan con un equipaggio internazionale composto da Sergey Ryzhikov, Alexey Zubritsky e l’americano Jonny Kim. Quello che distingue questa missione dalle altre è proprio Kim: un ex Navy SEAL, medico e ora astronauta della NASA, al suo primo volo nello spazio.
La navetta, montata su un razzo Soyuz 2.1a, è partita alle 01:47 EDT (le 10:47 ora locale), diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per una missione di otto mesi. Dopo due orbite terrestri, la Soyuz ha eseguito l’aggancio automatico con il modulo russo Prichal della stazione intorno alle 05:04 EDT.
Un equipaggio ricco di esperienza (e prime volte)
Jonny Kim: una carriera fuori dal comune
A 41 anni, Jonny Kim è l’incarnazione dell’eccellenza multidisciplinare. Ha servito come Navy SEAL con operazioni in Iraq, ha conseguito una laurea in medicina ad Harvard, ed è stato selezionato come astronauta dalla NASA nel 2017. È il terzo SEAL a raggiungere la ISS, dopo William Shepherd e Chris Cassidy, confermando un curioso e simbolico legame tra il corpo d’élite militare americano e le missioni spaziali.
“Mi vedono come unico, ma faccio parte di un gruppo di persone straordinarie. Sono solo nel posto giusto al momento giusto”, ha dichiarato Kim alla vigilia del lancio.
Per lui, la sfida più attesa è una passeggiata spaziale (EVA): “Fisicamente è una delle cose più difficili che possiamo fare e sono molto interessato a mettermi alla prova, mentalmente e fisicamente”.
Sergey Ryzhikov e Alexey Zubritsky: la Russia in orbita
Il comandante russo Sergey Ryzhikov, 50 anni, è al suo terzo soggiorno sulla ISS, con alle spalle già 358 giorni nello spazio. Pilota dell’aeronautica, è tra i veterani della stazione orbitale. In contrasto, Zubritsky, 32 anni, è al suo debutto assoluto. Addestratosi come cosmonauta nel 2018, è anche il nuovo “corrispondente speciale” per l’agenzia di stampa russa TASS, e racconterà la vita nello spazio dal suo punto di vista personale.
L’inizio di una nuova fase per l’ISS
Dopo l’arrivo a bordo della ISS, l’equipaggio della Soyuz MS-27 si è unito alla Expedition 72, guidata da Alexey Ovchinin e composta da astronauti russi, americani e giapponesi. Quando Ovchinin, Vagner e Pettit torneranno sulla Terra il 19 aprile, prenderà il via la Expedition 73, con il giapponese Takuya Onishi al comando.
Esperimenti scientifici e manutenzione vitale
Durante il loro soggiorno, i tre astronauti parteciperanno a centinaia di esperimenti scientifici, dalla fisica delle particelle allo studio della biologia umana in microgravità. Supporteranno le operazioni logistiche, manutentive e probabilmente svolgeranno attività extraveicolari, tra cui:
- il dispiegamento di nuovi esperimenti russi esterni,
- la manutenzione dello Spettrometro Magnetico Alpha (AMS),
- e l’aggiornamento degli array solari della stazione.
Un viaggio tra storia e simboli
L’emblema della Soyuz MS-27 rende omaggio a due pietre miliari: il 60° anniversario della prima passeggiata spaziale (1965) e il 50° anniversario della missione Apollo-Soyuz del 1975, primo esempio di cooperazione tra le due superpotenze durante la Guerra Fredda.
Un filo rosso tra spazio e storia americana
Jonny Kim ha ricordato con emozione il presidente John F. Kennedy, artefice della corsa americana alla Luna e anche promotore della creazione dei Navy SEAL nel 1962. Un legame che per Kim va oltre la retorica: “Far parte di questa tradizione significa molto per me. Spero di portare avanti il cammino iniziato da Bill e continuato da Chris”.