Previsioni scientifiche sul riscaldamento globale: un mezzo secolo di accuratezza
I modelli climatici non sono previsioni fatate né premonizioni mistiche. Sono strumenti matematici basati su leggi fisiche che da decenni anticipano con straordinaria precisione l’evoluzione del riscaldamento globale. E, oggi più che mai, dimostrano quanto sia fondamentale la scienza per capire – e affrontare – il cambiamento climatico.
Dagli anni ’70 ad oggi: quando la scienza ci aveva già avvisati
Negli anni Settanta, mentre il mondo era ancora ignaro dell’impatto delle sue emissioni, un gruppo di pionieri del clima aveva già messo a punto modelli in grado di calcolare come l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera avrebbe influenzato le temperature globali.
Uno studio recente ha analizzato 17 modelli climatici storici: 14 di questi hanno fornito stime sorprendentemente precise sull’andamento termico degli anni successivi. Una conferma del fatto che, anche con le limitazioni tecnologiche dell’epoca, la scienza aveva già compreso la direzione che stavamo prendendo.
Oggi i modelli climatici sono più potenti e dettagliati
I modelli attuali non si limitano più a fornire semplici proiezioni globali. Grazie all’aumento della capacità computazionale e alla disponibilità di dati ad alta risoluzione, i modelli moderni riescono a simulare in dettaglio:
- la copertura del suolo e le modifiche dovute alla deforestazione o all’urbanizzazione;
- i modelli di circolazione atmosferica, fondamentali per comprendere i cambiamenti nei pattern meteorologici;
- la rotazione terrestre e le sue interazioni con oceani e atmosfera;
- gli effetti degli inquinanti atmosferici, come il particolato fine e il metano;
- l’evoluzione delle precipitazioni locali, delle ondate di calore, e dell’innalzamento del livello del mare.
Scenari climatici: cosa può ancora cambiare
I modelli non offrono una singola previsione, ma una gamma di scenari futuri. Questi dipendono dalle azioni che intraprenderemo oggi per ridurre le emissioni:
- uno scenario ottimistico, in cui le emissioni vengono rapidamente tagliate;
- uno scenario pessimista, in cui le emissioni aumentano senza controllo;
- scenari intermedi, con transizioni più lente o politiche poco efficaci.
Ogni scenario ha un proprio impatto sul clima: dalla frequenza delle alluvioni all’intensità degli incendi boschivi, dalle migrazioni climatiche ai danni all’agricoltura.
La scelta è ancora nostra
I modelli sono chiari: il futuro è scritto in funzione delle decisioni collettive che prenderemo. Più a lungo aspettiamo, più difficile diventerà correggere la rotta.
La vera lezione? La scienza ci ha fornito un faro. Sta a noi decidere se seguirlo.11