Una caratteristica comune a tutti i mammiferi placentati
Sì, anche i gatti hanno un ombelico. Come per tutti i mammiferi placentati – tra cui esseri umani, cani, scimmie, cavalli e moltissimi altri – i gattini nascono collegati alla placenta tramite un cordone ombelicale. Questo cordone ha la funzione fondamentale di trasferire ossigeno e nutrienti dall’organismo materno all’embrione. Subito dopo la nascita, solitamente è la madre a recidere il cordone con i denti, lasciando una piccola cicatrice.
Dove si trova l’ombelico del gatto?
L’ombelico del gatto si trova sul ventre, tra le costole inferiori e l’inizio delle zampe posteriori, ma a differenza di quello umano, non si presenta come una cavità profonda o particolarmente evidente. Appare piuttosto come una piccola cicatrice piatta, spesso coperta dal pelo. Questo lo rende difficile da individuare, soprattutto nei gatti adulti o in quelli con pelliccia folta.
Marsupiali, monotremi e altri: hanno anche loro un ombelico?
Il termine “ombelico” è legato alla presenza di un cordone ombelicale o di un sacco vitellino. Anche se i marsupiali (come koala, canguri, vombati) partoriscono piccoli ancora in fase embrionale, questi inizialmente sono nutriti da un sacco vitellino, lasciando comunque una traccia ombelicale. I monotremi, come ornitorinchi ed echidne, depongono uova, quindi non sviluppano un vero ombelico, ma possono comunque avere una lieve cicatrice sul ventre a causa della connessione embrionale con il sacco vitellino.
Ombelichi anche nei rettili e nei pesci?
Sorprendentemente, alcuni rettili vivipari e specie di pesci partoriscono piccoli già formati e anch’essi vengono alimentati da un sacco vitellino o direttamente dalla madre. I meccanismi si distinguono tra lecitotrofia (nutrimento dal sacco vitellino) e matrotrofia (nutrimento dalla madre). In entrambi i casi può formarsi un ombelico temporaneo, visibile solo per un breve periodo dopo la nascita.
Melvin, serpenti e lamantini: ombelichi da scoprire
Diversi studi e fotografie dimostrano che non solo i mammiferi, ma anche animali insospettabili come serpenti, lamantini e persino fossili di dinosauri possono mostrare tracce visibili di cicatrici ombelicali. L’ombelico, quindi, non è un’esclusiva umana né una rarità fra gli animali domestici. Se osservato con attenzione (e magari dopo una rasatura veterinaria), può essere individuato anche sul ventre del tuo gatto.
In sintesi: i gatti hanno un ombelico, proprio come te. Ma non aspettarti di vederlo facilmente!