Nuove prospettive per trattamenti mirati dell’osteoartrite
Un massiccio studio genetico condotto da ricercatori dell’Helmholtz Zentrum di Monaco, tra cui spiccano i nomi di Eleftheria Zeggini e Konstantinos Hatzikotoulas, ha aperto nuove strade per affrontare in modo più efficace l’osteoartrite, una patologia che potrebbe colpire un miliardo di persone nel mondo entro il 2050, secondo quanto riportato da importanti fonti scientifiche internazionali come Nature Genetics e Science Translational Medicine.
Un’analisi genetica su scala globale
L’indagine ha confrontato i genomi di quasi 2 milioni di individui, includendo 489.975 pazienti affetti da osteoartrite. L’obiettivo era individuare associazioni genetiche con la malattia. Il risultato è stato sorprendente: sono state scoperte 962 varianti genetiche associate, di cui 513 del tutto nuove. Gli scienziati hanno potuto così individuare circa 700 geni coinvolti nello sviluppo dell’osteoartrite.
Farmaci già approvati con nuovo potenziale terapeutico
Circa il 10% dei geni individuati produce proteine già target di farmaci approvati per altre patologie. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio decisivo, perché permetterebbe di riadattare terapie esistenti per l’osteoartrite, accelerando l’accesso clinico a nuove cure senza dover ricominciare da zero nel processo di sviluppo.
Otto processi biologici chiave nel mirino della ricerca
Oltre alle varianti genetiche, lo studio ha messo in evidenza otto processi biologici fondamentali che regolano la progressione della malattia. Questi meccanismi cellulari, se modulati farmacologicamente, potrebbero rallentare o fermare l’evoluzione dell’osteoartrite, aprendo le porte a nuovi approcci terapeutici mirati.
Verso una medicina su misura per ogni paziente
Grazie all’enorme mole di dati raccolti, i ricercatori sono convinti che l’analisi del profilo genetico individuale possa diventare la base per una terapia personalizzata. Questo approccio, sebbene ancora in fase iniziale, potrebbe consentire in futuro la selezione dei pazienti per specifiche sperimentazioni cliniche, adattando le cure alle caratteristiche genetiche di ciascuno.
Un’opportunità concreta per il futuro della reumatologia
Lo studio rappresenta un’importante svolta per la reumatologia di precisione, con impatti potenziali a breve, medio e lungo termine. Dall’ottimizzazione dei farmaci esistenti, allo sviluppo di nuove molecole fino alla creazione di strategie terapeutiche individualizzate, la ricerca apre un ventaglio di possibilità reali per migliorare la qualità della vita di milioni di persone.
Fonti autorevoli come Nature Genetics, The Lancet Rheumatology e NIH (National Institutes of Health) hanno già dato ampio risalto a questi risultati, sottolineandone l’importanza nel panorama medico internazionale.