L’asse terrestre si sta spostando a causa dello scioglimento dei ghiacciai
Lo scioglimento accelerato delle calotte glaciali in Groenlandia e in Antartide sta modificando in modo profondo l’equilibrio della massa terrestre, al punto da alterare il polo di rotazione del nostro pianeta. Secondo le rilevazioni della NASA, ogni anno la Groenlandia perde circa 270 miliardi di tonnellate di ghiaccio, mentre l’Antartide ne perde 150 miliardi, provocando una redistribuzione globale dell’acqua che influisce sulla stabilità dell’asse terrestre.
Il polo di rotazione si muove: cosa significa e quali sono le conseguenze
Il polo di rotazione è il punto sulla superficie terrestre dove l’asse di rotazione interseca il globo. A causa del fenomeno chiamato movimento polare, questo punto non è fisso, ma varia nel tempo. Tuttavia, il recente aumento dello scioglimento dei ghiacci sta accelerando questo spostamento. Due scienziati svizzeri dell’Istituto di Geodesia e Fotogrammetria di Zurigo, analizzando dati satellitari dal 1900 a oggi, hanno calcolato che entro il 2100, il polo di rotazione potrebbe deviare di 27 metri dalla posizione originaria, se non si ridurranno le emissioni globali.
Gli scenari climatici: ottimistico e pessimistico
Nel peggiore degli scenari climatici, in cui le emissioni di gas serra continuano senza freni e il riscaldamento globale accelera lo scioglimento dei ghiacci, lo spostamento previsto del polo è di 27 metri rispetto alla posizione del 1900. Se invece si adottano misure concrete per ridurre le emissioni, la deviazione potrebbe limitarsi a 12 metri.
Differenza tra polo di rotazione, polo geografico e polo magnetico
È fondamentale distinguere tra polo di rotazione, polo geografico e polo magnetico. Il polo geografico è il punto fisso usato per la navigazione e le mappe, mentre il polo magnetico corrisponde al punto verso cui punta l’ago della bussola, influenzato dal campo magnetico terrestre. Quest’ultimo è generato dal movimento dei metalli liquidi conduttivi, come ferro e nichel, nel nucleo esterno del pianeta. Anche il polo magnetico si muove, ma per cause completamente diverse: dal 1830, il polo nord magnetico si è spostato di circa 2.250 chilometri dal Canada verso la Siberia.
Uno squilibrio planetario provocato dall’uomo
Il movimento del polo di rotazione, normalmente impercettibile e graduale, sta diventando un indicatore tangibile dei cambiamenti climatici in atto. L’enorme quantità di massa d’acqua che si sposta per effetto dello scioglimento glaciale altera in modo significativo la distribuzione del peso sulla superficie terrestre, influenzando l’equilibrio dinamico del pianeta. Questo fenomeno, documentato in uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters, è un’ulteriore dimostrazione di come l’attività umana stia ridefinendo i parametri fisici della Terra.