Solo un quarto d’ora in più di sonno può cambiare il cervello degli adolescenti
Una recente indagine pubblicata sulla rivista Cell Reports e realizzata da un team internazionale di esperti provenienti dalla Fudan University in Cina e dall’Università di Cambridge nel Regno Unito, ha analizzato l’impatto di piccole variazioni nel tempo di sonno sui processi cerebrali e sulle capacità cognitive di 3.222 adolescenti di età compresa tra 9 e 14 anni.
I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi sulla base della durata media del sonno notturno. I risultati sono sorprendenti: soli 15 minuti in più a notte hanno generato miglioramenti significativi nella connettività cerebrale, nei volumi del cervello e nelle prestazioni in compiti cognitivi, come la lettura, la concentrazione e la risoluzione di problemi.
La struttura cerebrale e la frequenza cardiaca influenzate dal riposo notturno
Il biotipo 3, ovvero il gruppo che ha dormito di più (in media 7 ore e 25 minuti), ha mostrato volumi cerebrali più sviluppati, frequenze cardiache più basse e una maggiore attività cerebrale funzionale rispetto al biotipo 1, i “dormitori peggiori” con una media di 7 ore e 10 minuti. Il biotipo 2, con 7 ore e 21 minuti, si è collocato a metà strada tra i due estremi.
Barbara Sahakian, neuropsicologa dell’Università di Cambridge, ha sottolineato come anche variazioni minime nel sonno possano avere impatti tangibili e visibili sulle funzioni cerebrali. Queste osservazioni dimostrano come il sonno nell’adolescenza sia essenziale per lo sviluppo neurologico, pur senza poter stabilire con certezza un nesso causale diretto.
La maggior parte dei giovani non dorme a sufficienza
In modo piuttosto allarmante, il 39% degli adolescenti esaminati è stato classificato nel gruppo con le peggiori abitudini di sonno, mentre solo il 37% è rientrato nella categoria dei dormitori ottimali. Il restante 24% si è collocato nella fascia intermedia.
Secondo Qing Ma, psicologa della Fudan University, sebbene lo studio non provi in maniera definitiva che una maggiore quantità di sonno causi direttamente una migliore funzione cerebrale, le evidenze accumulate da numerose ricerche vanno in questa direzione.
Il sonno: un fattore spesso trascurato nello sviluppo adolescenziale
Questo studio contribuisce a rafforzare un messaggio già noto ma spesso trascurato: il sonno è cruciale non solo per la salute fisica e mentale, ma anche per le capacità cognitive, specialmente in età adolescenziale. La regolarità del sonno, secondo Sahakian, resta uno dei pilastri fondamentali per garantire il funzionamento ottimale del cervello.
In un’epoca in cui dispositivi mobili, attività extracurricolari e pressioni scolastiche riducono il tempo disponibile per il riposo, questa ricerca invita a ripensare le priorità e a considerare il sonno come un elemento essenziale per la crescita.