Decollo all’alba dalla California per il nuovo volo NRO
Alle 5:29 del mattino (ora locale) di domenica 20 Aprile 2025, il cielo nebbioso della California ha fatto da sfondo al decimo lancio della costellazione di satelliti spia NROL-145, organizzato dal National Reconnaissance Office (NRO) degli Stati Uniti. La missione ultra-riservata, operata da SpaceX, è partita dalla base Vandenberg Space Force con un razzo Falcon 9, confermando la continua collaborazione tra il colosso aerospaziale e le agenzie di sicurezza nazionale americane.
Satelliti più piccoli per una rete orbitale intelligente
Il cuore della missione è l’adozione di un’architettura orbitale distribuita, un modello che privilegia centinaia di satelliti di piccole dimensioni rispetto ai tradizionali e costosi satelliti di grandi dimensioni. Questa strategia, come illustrato dal direttore dell’NRO Chris Scolese, consente una copertura più ampia, maggior frequenza di rivisitazione e ridotta vulnerabilità a guasti o attacchi.
Il concetto di “rete proliferata” è rivoluzionario per l’intelligence spaziale: ogni satellite rappresenta un nodo autonomo di una rete resiliente, garantendo continuità operativa anche in presenza di malfunzionamenti localizzati.
Versioni speciali dei satelliti Starlink al servizio della sorveglianza
Secondo fonti autorevoli come CNBC, Ars Technica e SpaceNews, il carico utile del volo NROL-145 consisterebbe in satelliti Starlink modificati, equipaggiati con sensori avanzati per attività di intelligence. Anche se nessun dettaglio ufficiale è stato rilasciato, l’ipotesi è coerente con le precedenti missioni classificate, che hanno già visto l’impiego di tecnologie simili in ambito militare.
Questi satelliti adattati uniscono la flessibilità della rete Starlink con le esigenze operative di sorveglianza orbitale e raccolta dati strategica, ponendosi come nuovo standard per le operazioni di ricognizione del XXI secolo.
Atterraggio impeccabile del Falcon 9 nell’oceano
Il primo stadio del razzo, al suo dodicesimo volo, ha compiuto un atterraggio autonomo perfetto su una nave drone nel Pacifico, a circa otto minuti dal decollo. SpaceX dimostra così ancora una volta la solidità del suo approccio riutilizzabile, consolidando una leadership ormai indiscussa nel settore dei lanci orbitali.
La diretta streaming curata da SpaceX è stata interrotta poco dopo il rientro del primo stadio, rispettando le richieste di massima segretezza del National Reconnaissance Office, che non ha diffuso immagini, orbite né informazioni aggiuntive sul secondo stadio del razzo o sulla destinazione dei satelliti.
Una missione che ridefinisce la sorveglianza spaziale globale
Il programma NROL-145 prosegue l’ambizioso percorso intrapreso nel maggio 2024, affidandosi alla frequenza di lancio e alla capacità operativa di SpaceX per rivoluzionare l’infrastruttura orbitale statunitense. La capacità di produrre, adattare e lanciare satelliti in modo efficiente e discreto rappresenta una risorsa strategica per la sicurezza e il controllo degli spazi extra-atmosferici.