Da città più inquinata degli Stati Uniti a modello di sostenibilità
Nel 1969, Chattanooga, nel cuore del Tennessee, era tristemente celebre per essere la città più inquinata d’America secondo il Dipartimento della Salute, dell’Istruzione e del Welfare degli Stati Uniti. Le sue origini industriali – con fonderie, acciaierie e impianti pesanti – avevano trasformato questa “Dynamo del Dixie” in una roccaforte manifatturiera ma soffocata da un’aria irrespirabile e corsi d’acqua saturi di scorie. La conformazione geografica, incastonata in una valle e avvolta da montagne, agiva come una campana di vetro, intrappolando smog e sostanze nocive.
Negli anni ’70, oltre ai problemi ambientali, la città fu travolta da una crisi economica profonda: le fabbriche chiudevano, i posti di lavoro sparivano e le infrastrutture cadevano a pezzi. Tuttavia, proprio da questo scenario di collasso nacque una delle più straordinarie rinascite urbane degli Stati Uniti.
La trasformazione ecologica di Chattanooga
Con il supporto del governo federale, una leadership locale determinata e una comunità coinvolta, Chattanooga ha intrapreso un ambizioso percorso di rigenerazione ambientale. Nuove aree verdi, piste ciclabili, industrie sostenibili e investimenti nella mobilità elettrica hanno rivoluzionato il tessuto urbano. Il fiume Tennessee, un tempo inquinato, è oggi al centro di un vasto sistema di parchi, passeggiate e zone di svago.
Questa rinascita ha attirato l’attenzione internazionale, fino al riconoscimento ufficiale da parte della National Park City Foundation, un’organizzazione no-profit britannica che nel 2019 ha lanciato un programma globale per celebrare città che mettono al centro la sostenibilità e la connessione tra uomo e natura.
Chattanooga entra nella rete delle National Park Cities
Nel 2025, Chattanooga è diventata la prima città del Nord America ad essere insignita del titolo di National Park City, dopo Londra (2019) e Adelaide (2021). Il riconoscimento è arrivato in seguito a un’approfondita revisione da parte della National Park City Foundation, che ha lodato il coinvolgimento di urbanisti, ecologisti, artisti e cittadini nella visione di una città più verde e inclusiva.
Alison Barnes, trustee della fondazione, ha elogiato “l’eccezionale ampiezza e profondità dell’impegno della città”, mentre Mark Cridge, direttore esecutivo, ha espresso entusiasmo per “il potenziale ispiratore che Chattanooga potrà avere su altre città del mondo”.
Un modello per il futuro urbano globale
Va chiarito che una National Park City non è un parco nazionale nel senso federale del termine: non è protetta dal Congresso né gestita dal National Park Service. Si tratta piuttosto di una designazione simbolica e onoraria, che intende celebrare città capaci di migliorare la qualità della vita attraverso il contatto con la natura e una pianificazione urbana ecologica.
L’obiettivo della National Park City Foundation è ambizioso: 25 città entro la fine del 2025. E mentre Chattanooga inaugura questo status in America settentrionale, il movimento si espande, spingendo altre metropoli a chiedersi: “E se anche la nostra città diventasse una National Park City?”
Fonti autorevoli che hanno trattato questo argomento includono National Geographic, CNN, BBC News e il sito ufficiale della National Park City Foundation.