Il primo lancio operativo parte il 9 aprile: 27 satelliti per iniziare la rete globale
Amazon entra ufficialmente nella corsa all’Internet satellitare globale con il primo lancio operativo del suo ambizioso Progetto Kuiper. Il 9 aprile, 27 satelliti saliranno a bordo di un razzo Atlas V, dando inizio alla costruzione di una vasta costellazione destinata a portare connettività a banda larga in ogni angolo del pianeta.
La nuova rete satellitare di Amazon
Il progetto Kuiper punta a realizzare una megacostellazione di 3.236 satelliti, che verranno distribuiti su tre orbite basse: 590, 610 e 630 chilometri dalla superficie terrestre. L’obiettivo? Fornire Internet veloce e accessibile a livello globale, in particolare nelle aree remote dove la connettività terrestre è scarsa o assente.
Il primo traguardo è fissato a quota 578 satelliti in orbita, numero minimo per avviare il servizio commerciale. Ma la corsa contro il tempo è serrata: entro il 30 luglio 2026, Amazon dovrà lanciare e attivare almeno la metà della flotta prevista, ovvero 1.618 satelliti, per rispettare le condizioni della licenza concessa dalla Federal Communications Commission (Fcc). Un obiettivo ambizioso che richiederà una media di 95 satelliti al mese nei prossimi due anni.
Innovazioni tecnologiche e impatto ambientale
Rispetto ai primi due prototipi lanciati nell’ottobre 2023, i satelliti della nuova ondata presentano modifiche sostanziali nel design. Uno degli aggiornamenti più rilevanti è il rivestimento con una pellicola a specchio, pensata per ridurre la visibilità dei satelliti durante la notte e minimizzare l’impatto sull’osservazione astronomica.
Si tratta di un aspetto sempre più importante, dato il crescente numero di costellazioni in orbita: astronomi e scienziati hanno espresso preoccupazioni su come queste strutture possano interferire con la ricerca spaziale, e Amazon sembra voler rispondere con soluzioni concrete.
Una rete di lanciatori al servizio di Kuiper
Per portare avanti il progetto, Amazon ha costruito un piano di lancio articolato e diversificato che coinvolge alcune delle principali aziende aerospaziali del mondo. Tra queste:
- 9 lanci con il razzo Atlas V di United Launch Alliance (ULA), una joint venture tra Boeing e Lockheed Martin.
- 38 lanci con il nuovo razzo Vulcan (sempre ULA), capace di trasportare fino a 45 satelliti per volta.
- 18 lanci con Ariane 6, il nuovo vettore europeo gestito da Arianespace.
- Da 12 a 27 lanci con il New Glenn, razzo di Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos.
- E, a sorpresa, 3 lanci con il Falcon 9 di SpaceX, la principale concorrente di Amazon in questo settore.
Questa strategia multi-vettore è un modo per ridurre i rischi, aumentare la frequenza dei lanci e garantire il rispetto delle scadenze imposte.
Una sfida globale: Amazon contro Starlink
Il progetto Kuiper si inserisce in una competizione ormai aperta per il controllo dell’Internet spaziale. Il leader del settore è oggi Starlink, la rete lanciata da SpaceX, che conta già oltre 5.000 satelliti in orbita e ha una presenza commerciale attiva in più di 60 paesi.
Amazon parte in ritardo, ma dispone di risorse enormi, tecnologie avanzate e una rete logistica colossale. Il successo del progetto Kuiper potrebbe rivoluzionare il mercato della connettività globale e ridefinire gli equilibri geopolitici e industriali nell’era dell’economia digitale.