Una nascita storica per una specie in pericolo critico
Cent’anni e non sentirli. È proprio il caso di dirlo per Mamma, una tartaruga gigante delle Galapagos che, allo Zoo di Filadelfia, ha appena dato alla luce quattro cuccioli, diventando madre alla veneranda età di circa 100 anni. Non solo è un evento tenero e raro, ma rappresenta anche una svolta significativa nella conservazione di una delle specie più a rischio al mondo: la Chelonoidis porteri, originaria dell’isola di Santa Cruz occidentale.
È la prima volta nella storia centenaria dello zoo che si registra una nascita di questo tipo, un traguardo considerato eccezionale dagli esperti di fauna selvatica.
Una specie simbolo delle Galapagos, ma in declino
Le tartarughe giganti delle Galapagos sono tra le creature più iconiche al mondo, celebri per la loro longevità e per aver ispirato le teorie evoluzionistiche di Darwin. Ma oggi, queste magnifiche creature sono criticamente minacciate, secondo l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), con soltanto 3.400 esemplari stimati in natura.
Le principali minacce? La perdita di habitat, la presenza di specie invasive e l’interferenza umana. Molte delle sottospecie che un tempo popolavano le diverse isole delle Galapagos sono ormai estinte. Ogni nuova nascita, dunque, non è solo una speranza, ma anche una responsabilità.
Un progetto di conservazione a lungo termine
Le quattro tartarughine nate da Mamma e Abrazzo (anche lui centenario) sono il frutto di anni di ricerca e impegno nell’ambito di un programma di riproduzione promosso dall’Associazione di Zoo e Acquari. Lo scopo è preservare la diversità genetica e aumentare le probabilità di sopravvivenza della specie.
“Mamma è geneticamente unica,” spiegano i responsabili del programma. Fino a oggi, i suoi geni non erano presenti nella popolazione monitorata, rendendo i suoi piccoli ancora più preziosi per il futuro della specie.
Dettagli della nascita
- Mamma ha deposto 16 uova, di cui:
- 8 incubate come maschi
- 8 incubate come femmine (il sesso viene determinato dalla temperatura dell’incubazione)
- Le prime quattro tartarughe sono nate femmine, con la prima schiusa avvenuta il 27 febbraio 2025
- Altre uova potrebbero schiudersi nelle prossime settimane
Il debutto pubblico dei cuccioli è previsto per il 23 aprile, in occasione del 93° anniversario dell’arrivo di Mamma allo zoo.
Ambasciatori della biodiversità
Queste tartarughe non sono solo piccoli miracoli biologici, ma rappresentano anche un potente simbolo di educazione ambientale e speranza. I cuccioli, infatti, saranno parte attiva nelle campagne dello zoo per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere la fauna selvatica e i loro habitat naturali.
Come ha sottolineato la direzione dello zoo, “Questi piccoli non solo salvano la specie, ma ispirano milioni di persone a fare la loro parte per un pianeta più sano.”
Una testimonianza vivente del tempo
Che una creatura centenaria possa ancora dare la vita è un messaggio potente sulla resilienza della natura, ma anche un promemoria di quanto sia fragile. Mamma, con i suoi nuovi piccoli, diventa il simbolo di un impegno concreto e di lunga durata: quello per la conservazione della biodiversità.
In un mondo sempre più dominato dall’accelerazione e dall’estinzione silenziosa di molte specie, la nascita di quattro piccole tartarughe è una vittoria contro il tempo, un piccolo grande passo nella lotta per proteggere ciò che di più antico e prezioso la natura ci offre.