Egitto, Mar Rosso. Un subacqueo ha vissuto un’esperienza adrenalinica e inconsapevolmente pericolosa durante un’immersione lungo le coste di questo celebre tratto di mare. Convinto di aver trovato una semplice conchiglia dai colori straordinari, l’uomo l’ha raccolta e tenuta nella mano per diversi minuti, senza sapere di essere a un passo da un potenziale pericolo mortale.
L’episodio è emerso grazie a un post pubblicato su Reddit, precisamente nel subreddit r/AnimalID, dove gli utenti si scambiano opinioni e identificano specie animali. Il protagonista della vicenda, rimasto anonimo, ha descritto di aver trovato quella che credeva una conchiglia ornamentale mentre praticava snorkeling nel Mar Rosso, in Egitto. “Pensavo fosse un bellissimo souvenir da portare a casa”, ha spiegato, “ma quando ho sentito un leggero peso e un movimento interno, ho deciso di scattare qualche foto prima di lasciarla andare.” Solo molto tempo dopo ha scoperto di aver avuto tra le mani una delle creature marine più velenose al mondo.
La rivelazione: si trattava di una letale lumaca cono
I commenti degli utenti esperti di Reddit non hanno lasciato dubbi: quella conchiglia apparentemente innocua apparteneva con ogni probabilità a una lumaca cono, più precisamente alla specie Conus textile, nota anche come lumaca cono tessile. Si tratta di un mollusco marino dotato di un’arma micidiale: un dente modificato chiamato radula, in grado di iniettare un veleno neurotossico estremamente potente.
Molti hanno sottolineato quanto l’uomo sia stato fortunato ad aver evitato una puntura. “Sei stato davvero incosciente”, ha scritto qualcuno. Un altro ha aggiunto: “Non toccare mai gli animali vivi sott’acqua. Per la tua sicurezza e per quella delle creature stesse”. Un utente australiano ha ironizzato: “Se mai verrai in Australia, non toccare nulla. Né in acqua né sulla terraferma!”
Conus textile e Conus geographus: tra i molluschi più letali degli oceani
Le lumache cono sono diffuse in diverse regioni marine tropicali e subtropicali, inclusi il Mar Rosso, l’Oceano Pacifico e l’Oceano Indiano. Alcune specie, come il Conus textile e il Conus geographus, possono essere mortali per l’essere umano. Il veleno di queste lumache contiene una combinazione di conotossine in grado di paralizzare rapidamente le loro prede, generalmente piccoli pesci o vermi marini. Tuttavia, in caso di puntura accidentale su un sub o un bagnante, le conseguenze possono essere fatali.
Secondo il Carnegie Museum of Natural History, il numero di vittime umane accertate per la puntura di lumache cono è inferiore a 100. Un articolo di Nature News, pubblicato nel 2004, riduce questa stima a circa 30 decessi documentati. Numeri apparentemente bassi, ma sufficienti a classificare questi molluschi tra le creature più pericolose che si possano incontrare lungo le barriere coralline.
La pericolosità nascosta dietro l’aspetto affascinante
Non è la prima volta che viene segnalato un incontro ravvicinato con una lumaca cono lungo le coste egiziane. Nel 2023, un altro utente di Reddit aveva raccontato un episodio simile, sempre nel Mar Rosso, scoprendo solo dopo che il mollusco che aveva fotografato era una lumaca cono tessile.
L’aspetto di queste lumache inganna facilmente: le loro conchiglie, caratterizzate da motivi geometrici e colori vivaci, appaiono meravigliose e perfette da collezionare. Ma dietro quella bellezza si cela una delle minacce più insidiose dell’oceano.
Per questa ragione, numerosi subacquei e appassionati di snorkeling raccomandano di non toccare mai nulla durante le immersioni. Non si tratta solo di tutelare la propria sicurezza, ma anche di rispettare gli ecosistemi marini, già messi a dura prova dalle attività umane.
Il consiglio implicito: rispetto per la natura e consapevolezza
La barriera corallina del Mar Rosso è tra le più ricche di biodiversità al mondo, popolata da una varietà incredibile di pesci, coralli e molluschi, inclusi predatori velenosi come le lumache cono. Ogni elemento che compone questo ambiente delicato va lasciato al suo posto, senza portare via conchiglie o alterare l’habitat naturale.