Un’espulsione di massa coronale (CME) generata da una potente eruzione solare avvenuta il 1° marzo si sta dirigendo verso la Terra, con la possibilità di provocare una tempesta geomagnetica e spettacolari aurore boreali visibili anche a latitudini insolite. Secondo il Centro di Previsione del Meteo Spaziale (SWPC) della NOAA, l’onda di particelle cariche potrebbe raggiungere il nostro pianeta tra il 4 e il 5 marzo, dando origine a condizioni di tempesta geomagnetica di classe G1. Tuttavia, la fisica esperta di meteo spaziale Tamitha Skov avverte che potrebbero verificarsi anche fenomeni G2 più intensi, aumentando la possibilità di avvistare le aurore a latitudini più basse.
Cosa potrebbe accadere nelle prossime ore
La tempesta solare attesa è parzialmente diretta verso la Terra e potrebbe generare condizioni geomagnetiche comprese tra G1 e G2 entro il 5 marzo. Questo significa che le aurore potrebbero essere visibili anche a latitudini medie, dove il cielo sarà sereno.
Oltre allo spettacolo celeste, ci saranno anche effetti collaterali:
- Interferenze nelle comunicazioni radio HF, che potrebbero causare problemi agli operatori radioamatoriali.
- Disturbi ai sistemi GPS, con possibili imprecisioni nella geolocalizzazione.
- Prestazioni ridotte per i droni e gli aerei, specialmente nelle ore notturne.
Le tempeste geomagnetiche si verificano quando le particelle ad alta energia provenienti dal Sole interagiscono con il campo magnetico terrestre, provocando variazioni nelle reti elettriche e nei sistemi di comunicazione satellitare. Secondo la NOAA, il picco previsto per l’indice Kp è di 5, una classificazione che rientra nella categoria G1 (minore). Tuttavia, se si verificasse una tempesta G2, le aurore boreali potrebbero essere visibili fino a New York e Idaho.
La scala NOAA per le tempeste geomagnetiche classifica gli eventi da G1 (minore) a G5 (estrema). In questo caso, l’intensità attesa rientra nella fascia più bassa, ma non si esclude un’intensificazione improvvisa.
Quando e dove vedere le aurore boreali
Le previsioni del meteo spaziale indicano che l’attività geomagnetica più intensa si verificherà tra la tarda serata del 4 marzo e le prime ore del 5 marzo. Secondo la NOAA, il picco dell’attività dovrebbe avvenire tra le 19:00 e le 22:00 EST (00:00 – 03:00 GMT del 5 marzo). L’intensità della tempesta dovrebbe gradualmente diminuire nel corso della giornata del 5 marzo, tornando a condizioni normali entro il 6 marzo.
Per avere aggiornamenti in tempo reale, è possibile consultare le previsioni del meteo spaziale della NOAA e seguire le ultime notizie sui fenomeni aurorali. Chi si trova nelle regioni settentrionali degli Stati Uniti, o in altre zone con basse latitudini geomagnetiche, potrebbe avere l’opportunità di assistere a questo evento spettacolare.
Per massimizzare le possibilità di avvistare le aurore boreali, è consigliabile recarsi in un luogo buio, lontano dalle luci artificiali, e monitorare le condizioni atmosferiche per evitare coperture nuvolose.