Ritardi e nuove analisi dopo il primo volo con equipaggio
La navicella Starliner di Boeing potrebbe non tornare a volare prima del 2026, a causa di problemi tecnici emersi durante il suo primo volo con equipaggio. La missione, avvenuta nel giugno 2024, ha visto gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per una permanenza inizialmente prevista di una settimana. Tuttavia, imprevisti legati al sistema di propulsione della capsula hanno richiesto un’estensione della loro permanenza nello spazio e una revisione completa della navicella.
I problemi riscontrati durante la missione
Durante il viaggio verso la ISS, Starliner ha subito una perdita di elio nel sistema di propulsione e un malfunzionamento di cinque dei ventotto propulsori RCS (Reaction Control System), fondamentali per le manovre di attracco e di precisione in orbita. Queste criticità hanno portato la NASA a prendere la decisione di far rientrare la capsula senza equipaggio, posticipando ogni successivo volo operativo.
Nonostante le difficoltà, gli ingegneri sono riusciti a riattivare quattro dei cinque propulsori difettosi mentre la capsula era ancora nello spazio, attribuendo il problema a surriscaldamenti localizzati nei pod motori, che avrebbero compromesso il flusso di propellente.
Test e modifiche in corso
Per affrontare i problemi, la NASA ha programmato una serie di test approfonditi presso il White Sands Test Facility, in New Mexico, dove verranno eseguite accensioni dei propulsori per validare i modelli termici e sviluppare aggiornamenti al sistema di protezione termica della navicella. Parallelamente, si stanno sperimentando nuove soluzioni di tenuta per il sistema di elio, al fine di prevenire future perdite.
Steve Stich, responsabile del Commercial Crew Program, ha dichiarato che le attività di certificazione proseguiranno fino alla fine del 2025. Solo allora sarà possibile definire con certezza la collocazione del prossimo volo di Starliner all’interno del calendario delle missioni della ISS.
Volo con equipaggio o solo carico?
La natura del prossimo volo di Starliner resta ancora incerta. Sebbene la NASA punti a una missione post-certificazione con equipaggio, non esclude la possibilità che possa trattarsi di un volo cargo, a seconda delle necessità logistiche dell’agenzia. La decisione finale dipenderà dai risultati delle campagne di test e dall’esito del processo di certificazione.
La concorrenza con SpaceX
Nel frattempo, SpaceX prosegue senza intoppi con il proprio programma di voli spaziali. La compagnia ha recentemente completato con successo la decima missione operativa verso la ISS nell’ambito del contratto con la NASA, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel settore del trasporto spaziale umano. Questo continuo successo accentua le pressioni su Boeing, chiamata ora a dimostrare la piena affidabilità della sua navicella dopo una serie di rinvii e problemi tecnici.
Starliner: una sfida ancora aperta
Il progetto Starliner, pensato come alternativa al Crew Dragon di SpaceX, è stato finora segnato da ritardi, revisioni tecniche e imprevisti di missione. Il programma rientra nell’iniziativa della NASA di affidarsi a più partner commerciali per garantire l’accesso allo spazio, ma al momento Boeing ha ancora molto lavoro da fare per ottenere il via libera definitivo.
Le prossime settimane saranno cruciali per capire se la capsula potrà effettivamente tornare a volare entro la fine del 2025 o se il lancio sarà posticipato definitivamente all’inizio del 2026. Di certo, il percorso di certificazione e validazione si sta rivelando molto più complesso del previsto.