Il radiotelescopio ROLSES-1, acronimo di Radio wave Observations at the Lunar Surface of the photoElectron Sheath, ha trasmesso con successo i suoi primi dati dalla superficie della Luna, aprendo scenari inediti per l’astronomia del profondo universo. Si tratta del primo strumento radioastronomico attivato direttamente sul suolo lunare, montato a bordo del lander Odysseus, realizzato da Intuitive Machines. Nonostante le difficoltà nell’atterraggio, la missione ha segnato un punto di svolta nella ricerca spaziale.
Il primo allunaggio privato compiuto da Odysseus, avvenuto nel 2024, ha visto la navicella posarsi sul suolo lunare, ma inclinata su un lato, compromettendo parzialmente il funzionamento delle strumentazioni di bordo. Tuttavia, il radiotelescopio ROLSES-1 ha resistito e ha permesso alla NASA di registrare le prime osservazioni delle onde radio ultrabasse, impossibili da captare dalla Terra a causa della ionosfera e delle interferenze elettromagnetiche generate dalle attività umane.
Questa innovativa osservazione si è svolta in una zona della Luna priva di atmosfera, offrendo un ambiente silenzioso e privo di disturbi per lo studio dei segnali cosmici più antichi. L’obiettivo principale è scrutare le epoche oscure dell’universo, un periodo che segue il Big Bang, prima della formazione delle prime stelle. In questa fase, il cosmo era immerso in un mare di idrogeno neutro, e la radiazione che proveniva da queste profondità può ora essere investigata senza le barriere terrestri.
Il progetto ROLSES-1, parte integrante della missione CLPS (Commercial Lunar Payload Services), rappresenta un esperimento pionieristico per testare le condizioni del plasma lunare e le sue interazioni con la radiazione solare. Questo fornirà dati fondamentali per future installazioni scientifiche permanenti sulla Luna.
Il radiotelescopio, sviluppato dal Goddard Space Flight Center, ha superato le aspettative, trasmettendo i primi segnali scientifici nonostante la posizione inclinata del lander Odysseus. La riuscita di questa operazione apre nuove possibilità per la costruzione di osservatori astronomici sul lato nascosto della Luna, dove l’assenza di interferenze terrestri permetterebbe di esplorare l’universo primordiale con una precisione senza precedenti.
La NASA, attraverso questa missione condotta insieme a Intuitive Machines, ha dimostrato come la collaborazione pubblico-privato possa accelerare l’esplorazione e l’utilizzo scientifico della superficie lunare, gettando le basi per future missioni e colonizzazioni.
Il successo del radiotelescopio ROLSES-1 non è solo un passo avanti per l’astronomia, ma anche per l’ingegneria spaziale, poiché conferma la fattibilità di missioni robotiche autonome capaci di operare in ambienti estremi come quelli della Luna.