Nel meteo sottomarino delle acque sudafricane, una straordinaria scoperta ha catturato l’attenzione degli studiosi: un nuovo cavalluccio marino pigmeo con una caratteristica testa “a forma di corona”. Questa minuscola creatura, lunga meno di 5 centimetri, è il secondo esemplare mai registrato appartenente al genere Cylix ed è il primo ad essere individuato al di fuori della Nuova Zelanda. La nuova specie, denominata Cylix nkosi, è stata trovata nelle acque di Sodwana Bay, nella regione del KwaZulu-Natal, segnando un’importante scoperta per la biodiversità marina.
Un cavalluccio dal fascino misterioso
I cavallucci marini fanno parte della famiglia Syngnathidae, che include anche pesci ago, draghi di mare e altri cavallucci pigmei. Questi animali sono noti per le loro particolari caratteristiche: hanno un muso allungato, il maschio si occupa delle cure parentali e il loro aspetto permette loro di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante. Il nome “nkosi”, scelto per questa nuova specie, deriva dalla lingua Nguni/Zulu e significa “capo”, un chiaro riferimento alla protuberanza sulla testa che ricorda una corona.
Questa particolare conformazione non è solo estetica, ma ha anche una funzione fondamentale: consente al cavalluccio di confondersi tra le barriere coralline del suo habitat. Gli studiosi suggeriscono di chiamarlo Cavalluccio Pigmeo di Sodwana, per sottolineare il legame con la regione in cui è stato individuato.
Un’identità svelata dopo anni di mistero
Nonostante sia stato formalmente descritto solo ora, il Cavalluccio Pigmeo di Sodwana è stato osservato per la prima volta già nel 2009, quando una sua fotografia è stata caricata su iNaturalist, una piattaforma dedicata alla condivisione di immagini di fauna selvatica. Inizialmente, l’animale era stato erroneamente classificato come appartenente a un altro genere di cavalluccio marino.
Nel 2017, un esemplare è stato visto nuotare nei pressi della barriera corallina 2 Mile Reef, e nel 2018, gli autori dello studio sono riusciti a raccogliere campioni femminili per le analisi. Tuttavia, il primo esemplare maschio era stato inconsapevolmente catturato già nel 1987, alla foce del fiume Kosi, e conservato presso il South African Institute for Aquatic Biodiversity (SAIAB). Solo attraverso il confronto con la specie neozelandese, l’analisi genetica e la scansione micro-CT, gli scienziati hanno finalmente riconosciuto il cavalluccio come una nuova specie.
Un legame con il passato: separazione dalla specie neozelandese 8,3 milioni di anni fa
Le ricerche genetiche hanno rivelato che il Cylix nkosi si è separato dalla specie neozelandese circa 8,3 milioni di anni fa, evolvendosi in modo indipendente nelle acque dell’Oceano Indiano. La sua dimensione ridotta e la capacità di nascondersi tra le strutture coralline hanno probabilmente contribuito al fatto che sia rimasto sconosciuto alla scienza per così tanto tempo.
L’esemplare maschio più grande analizzato misura appena 46,6 millimetri, una lunghezza che lo rende difficile da individuare anche per gli esperti. Questa scoperta sottolinea ancora una volta quanto il meteo degli oceani possa riservare sorprese inaspettate, rivelando la presenza di specie affascinanti che attendono solo di essere scoperte.