Nel cuore dell’inverno del Michigan, un avvistamento insolito ha lasciato perplessi ornitologi e appassionati di birdwatching: un gufo delle nevi, solitamente caratterizzato da piumaggio bianco con venature nere, è stato fotografato con un’insolita colorazione arancione brillante. Lo scatto è opera della fotografa amatoriale Julie Maggert, che ha immortalato l’animale mentre era appollaiato su un palo del telegrafo nella Contea di Huron.
La notizia, circolata rapidamente sui social, ha generato un vivace dibattito tra gli esperti sulla possibile origine di questa colorazione inusuale. Alcuni sostengono che possa trattarsi di un evento ambientale accidentale, altri avanzano ipotesi genetiche.
Tra le spiegazioni più discusse c’è quella legata all’aeroporto Memorial della Contea di Huron, situato non lontano dal luogo dell’avvistamento. Secondo il Dr. Scott Weidensaul, co-fondatore del progetto Project SNOWstorm, è plausibile che il gufo sia entrato in contatto con fluido antigelo utilizzato per gli aerei, spesso contenente sostanze di colore rosso-arancio. “Molti di questi liquidi hanno una tonalità intensa, e può capitare che alcuni uccelli ne vengano accidentalmente spruzzati”, ha spiegato l’esperto.
Tuttavia, non tutti condividono questa teoria. Il professor Kevin McGraw, intervistato da Michigan Live, propone una spiegazione biologica, legata a una possibile mutazione genetica o a un’esposizione a inquinanti ambientali. Secondo McGraw, l’attivazione anomala della feomelanina — un pigmento responsabile delle tonalità rosso-castano — potrebbe aver provocato un’espressione pigmentaria anomala nel gufo. Non esclude inoltre che la madre dell’animale possa aver trasmesso alterazioni dovute a sostanze chimiche, pesticidi o metalli pesanti.
In generale, i gufi delle nevi presentano un piumaggio che varia tra i due sessi: i maschi sono quasi interamente bianchi, mentre le femmine mostrano una marcatura a bande scure. Nessuna delle due varianti, però, è mai stata documentata con toni arancioni.
Il Dipartimento delle Risorse Naturali del Michigan, che è a conoscenza del caso sin da gennaio, ha dichiarato che non intende intervenire o catturare l’animale, lasciando quindi aperto il mistero. “È improbabile che riusciremo mai a conoscere con certezza l’origine di questa colorazione,” ha affermato la biologa Karen Cleveland, sottolineando l’unicità del fenomeno.
Nel frattempo, il gufo color ruggine continua a sorvolare silenziosamente i campi ghiacciati del Michigan, alimentando ipotesi e meraviglia tra chi ha avuto la fortuna di scorgerlo.