Una sonda potrebbe portare campioni dell’atmosfera venusiana sulla Terra
Le nuvole di acido solforico di Venere avvolgono il pianeta in un denso strato che riflette la luce solare, creando un’atmosfera esterna affascinante e misteriosa. Tuttavia, il loro aspetto potrebbe non essere solo scenografico: una nuova missione spaziale privata si propone di esplorare il meteo di Venere per verificare la presenza di molecole organiche e, potenzialmente, di tracce di vita.
Gocce di nuvole di Venere potrebbero arrivare sulla Terra
Un gruppo di scienziati sta sviluppando un dispositivo capace di raccogliere campioni dell’atmosfera venusiana, con l’obiettivo di riportarli sul nostro pianeta per un’analisi approfondita. Questa missione, guidata dall’Istituto di Tecnologia del Massachusetts (MIT) in collaborazione con l’azienda spaziale Rocket Lab, rappresenta un passo innovativo nella ricerca di vita oltre la Terra.
A lungo, il meteo di Venere è stato considerato ostile alla chimica organica, a causa della sua atmosfera satura di acido solforico. Tuttavia, esperimenti recenti suggeriscono che queste condizioni potrebbero in realtà sostenere reazioni chimiche favorevoli alla formazione di amminoacidi e acidi nucleici, componenti fondamentali della vita.
Un pallone spaziale per catturare le nuvole di Venere
La missione prevede l’invio di una sonda che fluttuerà nell’atmosfera del pianeta grazie a un gigantesco pallone, catturando gocce di nebbia acida con un dispositivo innovativo. I ricercatori si sono ispirati alle piante del deserto di Atacama, che assorbono l’umidità dell’aria grazie a una struttura simile a una rete.
Il primo lancio, previsto per il 2026, prevede una sonda che analizzerà la dimensione delle gocce di acido solforico presenti nell’atmosfera di Venere. Una missione successiva potrebbe spingersi oltre, inviando un razzo da due tonnellate per raccogliere campioni da riportare sulla Terra. Se avrà successo, questa sarà la prima missione privata della storia a esplorare un altro pianeta.
Test sulla Terra per simulare il meteo di Venere
Il prototipo del cattura-nuvole è stato testato in diverse condizioni estreme del nostro pianeta, inclusi i forti venti del Monte Washington nel New Hampshire e i vapori acidi delle bocche vulcaniche del Kilauea, nelle Hawaii. Questi esperimenti hanno confermato la fattibilità della tecnologia, avvicinando gli scienziati a una delle esplorazioni più ambiziose mai tentate.
L’ultima volta che una missione spaziale ha analizzato direttamente l’atmosfera di Venere risale al 1985, quando l’Unione Sovietica inviò la sonda VEGA nel quadro della missione per la Cometa di Halley.
Una nuova era per l’esplorazione di Venere
Oltre alla missione Morning Star, anche la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) stanno preparando sonde per esplorare il meteo di Venere nei prossimi anni. Secondo gli scienziati, ci troviamo di fronte a una nuova fase dell’esplorazione spaziale, che potrebbe rispondere a una delle domande più affascinanti della scienza: potrebbe esistere vita tra le nuvole di Venere?