Il Tecnopolo di Bologna si trasforma e assume una nuova identità. Ora si chiamerà Dama, acronimo di data e manifattura, ispirato al celebre dipinto di Leonardo da Vinci, “La dama con l’ermellino”. Questo polo scientifico rappresenta il fulcro della Data Valley dell’Emilia-Romagna, ospitando realtà di altissimo livello come il Data center del Centro meteo europeo, il supercomputer Leonardo e, a breve, anche l’Università Onu, oltre a diversi centri di ricerca nazionali e internazionali.
Il progetto prevede investimenti superiori ai 2 miliardi di euro e porterà nella ex Manifattura Tabacchi di via Stalingrado oltre duemila esperti, tecnici e ricercatori da tutto il mondo.
Secondo il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, questa iniziativa sta dando vita a una vera e propria “cittadella della scienza”. Tra gli attori coinvolti ci sono colossi internazionali dell’hi-tech, attratti dalla solidità e dalla continuità degli investimenti. Tra le opere in corso, spiccano la nuova sede dell’Università Onu e dell’Enea, che dovrebbero essere completate entro l’autunno 2026.
L’intera area subirà una riqualificazione urbana, integrandosi con le strutture già esistenti, come quelle occupate dal Cineca e dal Centro meteo europeo, attivi senza sosta 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Il Cineca, oltre a gestire il supercomputer Leonardo e la sua espansione Lisa – un investimento da 430 milioni di euro, finanziato per metà da fondi europei – ospiterà nei prossimi mesi due computer quantistici e, a breve, un nuovo supercomputer con capacità dieci volte superiori a quelle di Leonardo. Questa nuova infrastruttura, in grado di potenziare di 40 volte l’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale, sarà il fulcro della AI Factory.
Questi avanzamenti tecnologici, sostenuti da un ulteriore finanziamento europeo di 430 milioni di euro, saranno accessibili anche alle Pmi e alla pubblica amministrazione, aprendo nuove prospettive di innovazione in molteplici settori, incluso il meteo.