La sonda Parker Solar Probe, il veicolo spaziale della NASA progettato per esplorare i misteri del Sole, si sta dirigendo verso il suo ventitreesimo incontro scientifico con la nostra stella madre. L’appuntamento è fissato per sabato 22 marzo, data in cui la navicella si porterà nuovamente a una distanza record dalla superficie solare, pari a 6,1 milioni di chilometri, ovvero circa 3,8 milioni di miglia.
Durante questo nuovo passaggio, Parker raggiungerà anche la sua velocità massima, toccando i 692.000 chilometri orari (430.000 miglia orarie), una cifra impressionante che la rende l’oggetto più veloce mai costruito dall’uomo. Questo incredibile primato era già stato eguagliato nel precedente avvicinamento, avvenuto il 24 dicembre dello scorso anno.
Le quattro sofisticate strumentazioni scientifiche installate a bordo sono pronte a operare in autonomia per acquisire dati esclusivi provenienti direttamente dalla corona solare, lo strato più esterno e rovente dell’atmosfera del Sole. Le informazioni raccolte permetteranno agli scienziati di analizzare fenomeni fondamentali, come il vento solare e le sue interazioni con il campo magnetico solare.
Il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL), situato nel Maryland, è il centro da cui gli operatori monitorano costantemente lo stato della missione. L’ultimo contatto diretto con la sonda è avvenuto il 16 marzo, confermando che il veicolo spaziale è in piena efficienza. Tuttavia, durante l’avvicinamento più vicino di questo fine settimana, Parker sarà fuori portata radio e procederà in modalità autonoma, seguendo le istruzioni preimpostate.
È previsto che la sonda invii un nuovo aggiornamento sul suo stato di salute martedì 25 marzo, una volta completato il sorvolo e ristabilito il contatto con i controllori di missione. Questo secondo passaggio a distanza ravvicinata sta offrendo agli studiosi l’opportunità di ottenere dati inediti e cruciali sui flussi di particelle del vento solare e sui processi energetici che animano l’ambiente estremo della corona.
Nel frattempo, l’analisi dei dati raccolti durante l’avvicinamento del dicembre 2024 è ancora in corso e continua a fornire preziose informazioni che stanno rivoluzionando la comprensione delle dinamiche solari.