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La NASA pronta al lancio della missione EZIE per studiare gli elettrogetti aurorali

By Valeria Mariani
Published 5 Marzo 2025
3 Min Read
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La NASA si prepara a lanciare, nel marzo 2025, la missione EZIE (Electrojet Zeeman Imaging Explorer), che utilizzerà tre CubeSat per studiare le intense correnti elettriche che si generano nell’alta atmosfera terrestre durante le aurore polari. Queste correnti, chiamate elettrogetti aurorali, giocano un ruolo cruciale nelle tempeste geomagnetiche e in altri fenomeni spaziali che possono influenzare le tecnologie terrestri.

 

Un trio di CubeSat per mappare i campi magnetici

I tre piccoli satelliti della missione EZIE verranno lanciati a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 dalla Vandenberg Space Force Base, in California, come parte della missione Transporter-13 di SpaceX, in collaborazione con Maverick Space Systems. Una volta in orbita, i satelliti si disporranno in formazione, simile a “perle su un filo”, e sorvoleranno i poli terrestri a un’altitudine di circa 550 chilometri.

 

Ognuno di essi sarà equipaggiato con quattro antenne orientate in diverse direzioni, che consentiranno di misurare i campi magnetici generati dagli elettrogetti. Questa tecnica permetterà di mappare con precisione l’evoluzione delle correnti aurorali nel tempo, con un intervallo di 2-10 minuti tra il passaggio di ciascun satellite sulla stessa area.

 

Un passo avanti nella previsione delle tempeste geomagnetiche

Gli elettrogetti aurorali scorrono a circa 100 chilometri sopra la superficie terrestre, all’interno della ionosfera, uno strato altamente elettrificato dell’atmosfera. Studiare questi fenomeni è essenziale per comprendere meglio il legame tra la Terra e il Sole e per migliorare le previsioni meteorologiche spaziali, fondamentali per la protezione delle reti elettriche, delle comunicazioni satellitari e dei sistemi GPS.

 

Collaborazioni e sviluppo della missione

La missione EZIE è finanziata dalla Divisione Eliosferica della NASA, sotto la gestione dell’Ufficio del Programma Explorers del Goddard Space Flight Center, situato a Greenbelt, Maryland. Il Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University, con sede a Laurel, Maryland, è responsabile della gestione del progetto.

 

I CubeSat sono stati realizzati da Blue Canyon Technologies, un’azienda di Boulder, Colorado, mentre il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, in California, ha sviluppato il Magnetogramma a Microonde per Elettrogetti, lo strumento principale per la mappatura delle correnti aurorali, che sarà installato su ciascuno dei tre satelliti.

 

Questa missione rappresenta un nuovo passo nella comprensione dei fenomeni magnetici che collegano la Terra al Sole, con importanti ricadute sulla sicurezza delle infrastrutture tecnologiche globali.

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