L’intelligenza artificiale è sempre più presente nella quotidianità degli studenti italiani e la richiesta di inserirla come materia di studio nei programmi scolastici cresce rapidamente. Secondo un’indagine condotta da Skuola.net, intitolata Dopo il diploma, ben l’80% degli alunni delle scuole superiori vorrebbe approfondire le competenze sull’IA direttamente in classe.
L’intelligenza artificiale vista come chiave per il futuro professionale
Tra i 2.500 studenti intervistati, emerge una chiara consapevolezza: senza una formazione adeguata, le nuove generazioni rischiano di arrivare impreparate all’ingresso nel mercato del lavoro. Non sorprende quindi che sei ragazzi su dieci, pari al 60% del campione, dichiarino di temere per le proprie prospettive professionali future.
L’indagine, realizzata in collaborazione con Elis, realtà no profit impegnata nell’orientamento scolastico e professionale, rivela che il 41% degli studenti vorrebbe che lo studio dell’IA diventasse obbligatorio nei programmi scolastici. Un altro 40%, invece, lo riterrebbe opportuno come materia facoltativa. Meno di uno studente su cinque pensa che sia preferibile escludere l’intelligenza artificiale dai percorsi educativi.
L’utilizzo crescente di app basate sull’IA tra i giovani italiani
L’interesse verso l’intelligenza artificiale non si limita all’ambito scolastico. L’uso quotidiano di applicazioni generative, come ChatGpt, è ormai una realtà per moltissimi adolescenti. Oltre il 51% degli studenti ammette di utilizzare questi strumenti spesso o molto spesso, un dato quasi raddoppiato rispetto al 2024.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i giovani non usano l’IA soltanto per copiare i compiti. La metà degli intervistati, infatti, la impiega come assistente nella ricerca scolastica, mentre il 33% la considera un valido compagno di studio. Circa un terzo degli studenti la sfrutta anche per correggere gli elaborati o ricevere suggerimenti utili.
L’IA fuori dalla scuola: uno strumento pratico per la vita quotidiana
Fuori dalle aule scolastiche, l’intelligenza artificiale rappresenta un supporto importante nella vita di tutti i giorni. Il 40% dei ragazzi intervistati la utilizza per effettuare ricerche personali, mentre il 36% si affida all’IA per ottenere consigli pratici. Un ulteriore 25% la adopera per creare contenuti personali, dal semplice testo ai progetti creativi.
La necessità di una formazione mirata sull’intelligenza artificiale
Nonostante l’uso frequente di questi strumenti, il 71% dei ragazzi italiani dichiara di approcciarsi alle applicazioni di intelligenza artificiale generativa senza aver mai seguito corsi specifici o tutorial formativi. Una carenza che, secondo Pietro Cum, Amministratore Delegato di Elis, deve essere colmata al più presto. “L’IA è un tema su cui stiamo già ripensando da tempo i nostri programmi educativi” afferma Cum, sottolineando come l’organizzazione stia portando avanti percorsi di orientamento e aggiornamento dedicati non solo agli studenti, ma anche al personale delle aziende consorziate.