Il caso di Thomas Morton e la censura nel Massachusetts del XVII secolo
Nel 1637, un avvocato inglese di nome Thomas Morton, noto per la sua lingua tagliente e lo spirito ribelle, pubblicò il volume “New English Canaan”, che divenne il primo libro ad essere bandito in America. Il testo, stampato ad Amsterdam, rappresentava un violento attacco contro i Puritani della Colonia della Baia del Massachusetts, dipinti da Morton come autoritari, intolleranti e ipocriti.
Morton non era un semplice intellettuale. Proveniente dal Devon, arrivò nel Nuovo Mondo nel 1624 e co-fondò Merrymount, oggi parte di Quincy, nel Massachusetts. Mentre i Puritani miravano a costruire una società rigida e devota, basata su una religione purificata dagli eccessi della Chiesa d’Inghilterra, Morton inseguiva scopi commerciali e favoriva rapporti amichevoli con le popolazioni native, arrivando a commerciare armi con loro.
Queste divergenze divennero scontro aperto quando, nel 1627, Morton e i suoi seguaci celebrarono una festa pagana erigendo un albero di maggio, antico simbolo di fertilità, che per i Puritani rappresentava una minaccia morale inaccettabile. L’anno successivo, una milizia guidata da Myles Standish attaccò Merrymount, abbatté l’albero e arrestò Morton, che fu esiliato su un’isola al largo del New Hampshire.
Dopo essere fuggito, Morton tornò in Inghilterra e intentò causa contro la Massachusetts Bay Company. Questo conflitto legale divenne la base per il suo libro. “New English Canaan” venne redatto con uno stile ironico e corrosivo: Morton ridicolizzava le credenze religiose puritane, denunciava la confisca illegittima delle terre indigene e contrapponeva la teocrazia puritana a una visione più laica e liberale della colonia.
I leader religiosi e politici del Massachusetts si mossero rapidamente per bloccarne la diffusione, temendo che quel libro potesse minare l’autorità della colonia e ispirare dissenso. Il testo venne ufficialmente vietato, segnando un momento cruciale nella storia della censura nel Nuovo Mondo.
La vicenda di Thomas Morton e del suo libro censurato rivela la profonda tensione ideologica che attraversava le prime colonie americane: un conflitto tra visioni del mondo inconciliabili, tra controllo teocratico e spirito libertario, che avrebbe continuato a definire l’identità politica e culturale del continente.