Dal corpo umano ai robot, dalle stelle ai neuroni: l’edizione 2025 del Festival delle Scienze di Roma mette al centro il tema “Corpi”, esplorandone ogni possibile declinazione. Un’occasione per riflettere sulla nostra fisicità, sulla sua evoluzione e sulle sue nuove frontiere, tra biologia, tecnologia e immaginario.
Un’edizione simbolica: 20 anni di scienza e cultura
Dal 8 al 13 aprile, l’Auditorium Parco della Musica ospiterà oltre 100 eventi tra spettacoli, conferenze, mostre e laboratori, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo, dai più giovani agli appassionati di lunga data. L’edizione 2025 segna il ventesimo anniversario del festival, un traguardo importante per un’iniziativa che ha saputo coniugare divulgazione scientifica e cultura pop.
Il corpo come oggetto di indagine, identità e trasformazione
“Spesso ci dimentichiamo del corpo, ce ne accorgiamo solo quando qualcosa non funziona o nei momenti più intensi della vita”, ha osservato Vittorio Bo, direttore del festival. Il tema di quest’anno nasce proprio dal desiderio di portare consapevolezza e riflessione su ciò che siamo e su come stiamo cambiando, non solo fisicamente, ma anche simbolicamente e tecnologicamente.
Il corpo viene così scomposto e ricomposto in molteplici forme:
- Corpi biologici: umani, animali, vegetali
- Corpi celesti: stelle, pianeti, universo
- Corpi ibridi: tra uomo e macchina
- Corpi meccanici: robot, intelligenze artificiali
- Corpi narrativi e artistici: espressione e rappresentazione
Tra scienza, filosofia e spettacolo
Tra gli ospiti più attesi spiccano nomi come David Quammen, autore de Il cuore selvaggio della natura, e Daniel Lieberman, paleoantropologo noto per La storia del corpo umano, che porteranno sul palco visioni evolutive e ambientali del corpo.
Ci sarà spazio anche per il teatro e la narrazione con Caterina Guzzanti, che interpreterà un monologo comico in chiave scientifica, e con Vittorio Lingiardi, che trasformerà il suo libro Corpo, umano in uno spettacolo inedito.
Una commistione di generi che racconta il corpo non solo come organismo, ma come luogo simbolico, politico e culturale.
Mostre ed esperienze immersive
Oltre alle conferenze, il Festival proporrà numerose mostre ed exhibit interattivi, tra cui:
- Obiettivo Scienza: mostra fotografica a cura del CNR, che racconta il corpo della ricerca scientifica
- La rivoluzione in un quanto: mostra dell’INFN dedicata alla meccanica quantistica, in cui la fisica entra in contatto con la percezione corporea
L’interattività sarà centrale: laboratori didattici, installazioni sensoriali e realtà aumentata guideranno i visitatori in un viaggio che unisce esperienza e conoscenza.
Un dialogo tra scienza e società
Il Festival si inserisce in un contesto in cui il corpo è sempre più al centro del dibattito sociale: identità di genere, neurodivergenze, disabilità, bioetica, cyborg, metaverso. Temi che spesso restano ai margini, qui trovano invece spazio e profondità, grazie alla collaborazione con enti di ricerca come l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
L’amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, Raffaele Ranucci, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “È un onore celebrare 20 anni di questo festival, che ha saputo evolversi con i tempi e restare sempre attuale”.