Immagina di passeggiare in un bosco immerso nella tranquillità della natura, quando all’improvviso un dolore acuto ti attraversa la pelle. Guardi in basso e ti accorgi di essere appena stato punto da un insetto che è già volato via. Il punto colpito comincia a pulsare, il calore si diffonde e un’ondata di sofferenza si fa sempre più intensa.
Ma quale puntura è davvero la più atroce? Per rispondere a questa domanda, ci affidiamo agli studi dell’entomologo Justin Schmidt, noto come il “Re della Puntura” e autore di The Sting of the Wild. Schmidt ha permesso a centinaia di insetti pungenti di colpirlo volontariamente, classificando il loro dolore su una scala da uno a quattro (dove quattro rappresenta il massimo livello di sofferenza).
Ecco quattro degli artropodi con i pungiglioni più devastanti secondo la sua famosa scala.
Formica di velluto (Dasymutilla klugii)
A prima vista, la formica di velluto potrebbe sembrare un piccolo insetto dall’aspetto soffice e innocuo, ma non lasciarti ingannare! Non è affatto una formica, bensì una vespa senza ali, e il suo soprannome inquietante, “uccisore di mucche”, lascia intendere la potenza del suo veleno.
Diffusa negli Stati Uniti meridionali e nel Midwest, questa creatura è dotata di un esoscheletro incredibilmente resistente e zampe potenti, che le permettono di sfuggire ai predatori. Ma la sua vera arma è il pungiglione, lungo quasi metà del corpo e capace di infliggere un dolore lancinante.
Schmidt descrive la sua puntura come “esplosiva e duratura, ti fa urlare come un pazzo. È come se olio bollente ti si riversasse sulla mano”. Il dolore, valutato tre su quattro nella scala, può durare dai cinque ai dieci minuti, seguito da un prurito intenso simile a un’orticaria. Fortunatamente, il veleno non è letale per gli esseri umani.
Vespa falco della tarantola (Pepsis spp.)
A dispetto del nome, questa creatura non è né un falco né una tarantola, ma una delle vespe più grandi e potenti del mondo. Con il suo corpo nero lucido e riflessi metallizzati, la vespa falco della tarantola è tanto affascinante quanto temuta.
Questa specie è un’esperta cacciatrice di ragni e utilizza il suo pungiglione per paralizzare anche le più imponenti tarantole. Dopo averle immobilizzate, le trascina in un tunnel sotterraneo, dove depone un uovo sul loro corpo. Quando la larva si schiude, si nutre del ragno ancora vivo fino a consumarlo completamente.
Se un essere umano viene punto da questa vespa, la sofferenza è terrificante. Schmidt consiglia di “sdraiarsi e urlare”, poiché il dolore è talmente intenso da poter causare movimenti incontrollati e cadute accidentali. Nella sua descrizione, paragona la sensazione a “un asciugacapelli acceso che cade nella vasca da bagno”. Questa puntura è valutata quattro su quattro nella sua scala.
Vespa guerriera (Synoeca septentrionalis)
Proveniente dalle foreste tropicali del Sud America, la vespa guerriera è una delle più aggressive e temute al mondo. Questa specie costruisce i suoi nidi di carta direttamente su alberi e rocce, e se disturbata diventa estremamente pericolosa.
Quando la colonia si sente minacciata, le vespe iniziano a tamburellare ritmicamente sul nido, emettendo un suono minaccioso. Se l’intruso non si allontana, il pungiglione entra in azione.
Schmidt la definisce “tortura pura”, descrivendo il dolore come “essere incatenati nel flusso di un vulcano attivo”. La sua puntura è classificata con un temibile quattro su quattro.
Formica proiettile (Paraponera clavata)
Non lasciarti ingannare dalle sue dimensioni modeste: la formica proiettile detiene il primato per la puntura più dolorosa tra gli insetti. Diffusa nelle foreste pluviali del Centro e Sud America, questa creatura nera e massiccia è dotata di mascelle potenti e un pungiglione letale.
La sua puntura è così devastante che il dolore è stato paragonato a un colpo di pistola. Schmidt la descrive come “dolore puro, intenso, brillante. Come camminare sui carboni ardenti con un chiodo di otto centimetri conficcato nel tallone”. Non a caso, la puntura della formica proiettile è l’unica che l’entomologo avrebbe classificato con un ipotetico cinque su cinque.
Il dolore può durare per ore, provocando sintomi come vomito, febbre alta e sudorazione intensa. Questa formica viene persino utilizzata nei riti di iniziazione di alcune tribù indigene in Brasile, dove i giovani devono infilare la mano in un guanto pieno di queste creature per dimostrare il loro coraggio.
Se ti trovi nella giungla, in un deserto o in un bosco tropicale, meglio fare attenzione: una puntura di questi insetti potrebbe regalarti una delle esperienze più dolorose della tua vita.