Per decenni, negli Stati Uniti, le faccende domestiche sono state considerate principalmente un dovere femminile. Tuttavia, negli ultimi vent’anni, il divario tra uomini e donne sposati nel tempo dedicato alle attività domestiche si è ridotto del 40%, come evidenziato da uno studio pubblicato il 6 febbraio su Socius.
Un cambiamento nei ruoli domestici
Dai dati dell’American Time Use Survey, emerge che tra il 2003 e il 2005, per ogni ora che un uomo sposato dedicava a pulizie, bucato e cucina, una donna sposata ne spendeva 4,2. Nel 2022-2023, questo rapporto è sceso a 2,5 a 1, segnalando un cambiamento nelle dinamiche familiari.
Secondo Melissa Milkie, sociologa dell’Università di Toronto, questi numeri dimostrano che gli uomini stanno assumendo una maggiore responsabilità nelle attività tradizionalmente femminili. “Si tratta di un segnale di speranza”, afferma la studiosa.
Una rivoluzione di genere in rallentamento
Negli anni ’60, le donne sposate svolgevano fino a sette volte più lavori domestici rispetto ai loro mariti. Nei primi anni ’90, il rapporto si era ridotto a due a uno. Tuttavia, negli ultimi decenni, i progressi hanno subito un rallentamento.
Nel 2003, le donne sposate trascorrevano in media 18,5 ore settimanali nei lavori domestici, mentre gli uomini 10,1 ore. Nel 2023, questi numeri sono scesi rispettivamente a 17,7 e 11,2 ore settimanali, segnalando che le donne sposate continuano a fare circa 1,6 volte più lavori domestici rispetto ai loro partner.
Secondo Milkie, però, questa visione d’insieme rischia di nascondere i reali progressi. Oltre alla riduzione del tempo dedicato alle faccende tradizionalmente femminili, le ore impiegate da uomini e donne nella spesa e nell’acquisto di beni di prima necessità stanno raggiungendo un equilibrio.
Il divario nella cura dei figli e i fattori demografici
Se da un lato la disparità nei lavori domestici si sta riducendo, la situazione è diversa per la cura dei figli. Le donne sposate continuano a trascorrere quasi il doppio del tempo rispetto agli uomini nelle attività di accudimento. Tuttavia, è emerso che entrambi i genitori, rispetto al passato, passano più tempo con i propri figli.
Uno degli aspetti che potrebbe aver influenzato il calo del tempo dedicato ai lavori domestici da parte delle donne è il cambiamento demografico. Secondo i ricercatori, le giovani donne sposate con un’istruzione universitaria tendono a dedicare meno tempo alle faccende domestiche rispetto alle generazioni precedenti. Tuttavia, queste trasformazioni demografiche non spiegano del tutto perché gli uomini abbiano aumentato il loro contributo. Secondo lo studio, la modifica delle credenze culturali su cosa costituisca il “lavoro delle donne” potrebbe essere alla base di questo mutamento.
La pandemia e il consolidamento di nuove abitudini
Un ruolo significativo in questo processo potrebbe essere stato giocato dalla pandemia di COVID-19. Durante il 2020, uomini e donne hanno aumentato il tempo dedicato alle faccende domestiche e alla cura dei figli. Tuttavia, mentre le ore delle donne sono tornate ai livelli pre-pandemia nel 2023, gli uomini hanno continuato a essere più presenti nei lavori di casa, suggerendo che alcune nuove abitudini siano rimaste consolidate.
Secondo Mila Kolpashnikova, sociologa e demografa dell’Università di Western Ontario, il progresso potrebbe sembrare lento, ma scomporre i dati mostra segnali incoraggianti. “Si può guardare a questi cambiamenti come a un bicchiere mezzo vuoto. Ma si può anche vederlo come mezzo pieno”, osserva la studiosa.