Il recente incidente del volo 5342 di American Airlines sopra Washington D.C. il 29 gennaio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei viaggi aerei. Negli ultimi due mesi, si sono verificati quattro incidenti di aerei commerciali, di cui tre con esiti fatali. Se includiamo anche i voli privati, il numero di incidenti aerei sale a 113 dall’inizio del 2025, con 15 di essi mortali. Questa cifra potrebbe sembrare allarmante, ma è davvero indicativa di un aumento dei disastri aerei? Oppure è solo la nostra percezione a essere distorta da una maggiore copertura mediatica e dalla diffusione istantanea delle notizie?
Il numero degli incidenti aerei sta aumentando? I dati dicono di no
Nonostante l’impressione di un aumento degli incidenti, i dati dimostrano che il numero di eventi aerei gravi è in realtà in calo. Secondo il National Transportation Safety Board (NTSB) degli Stati Uniti, i primi due mesi del 2025 hanno registrato meno incidenti rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 2023. L’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO), che monitora gli incidenti su scala globale, mostra una tendenza decrescente negli ultimi due decenni.
Dal 2005 al 2023, il numero di incidenti aerei commerciali è passato da 4,4 per milione di partenze a 1,9, mentre il numero di vittime è diminuito drasticamente da 824 a 72 all’anno. Questo significa che volare oggi è più sicuro che mai, nonostante alcuni eventi recenti abbiano catturato l’attenzione globale.
L’esperto di sicurezza aerea Ismo Aaltonen, ex capo investigatore in Finlandia, ha sottolineato che la parte più pericolosa di un viaggio non è il volo stesso, ma il tragitto fino all’aeroporto. Una prospettiva condivisa anche da Arnold Barnett, professore di statistica alla MIT Sloan School of Management, il quale ha evidenziato che negli Stati Uniti un bambino ha cinque volte più probabilità di diventare presidente che di morire in un incidente aereo.
Perché ci sembra che gli incidenti siano più frequenti? L’effetto dei media e della percezione pubblica
La nostra percezione della sicurezza aerea è spesso distorta da due fattori principali: l’attenzione mediatica e la casualità statistica.
Come ha spiegato David Spiegelhalter, esperto di statistica dell’Università di Cambridge, gli eventi non sono equamente distribuiti nel tempo. Può succedere che in certi periodi si verifichino più incidenti rispetto alla media, ma questo non indica necessariamente un aumento strutturale del rischio.
Inoltre, il ruolo dei social media e della copertura giornalistica incessante amplifica la percezione del pericolo. William Brady, ricercatore della Northwestern University, ha sottolineato come il nostro cervello sia portato a considerare più comuni gli eventi che vediamo spesso nei nostri feed. La verità è che ogni giorno decollano e atterrano migliaia di voli senza problemi, ma questi successi non fanno notizia.
Il ruolo delle politiche recenti: i tagli alla FAA possono avere conseguenze?
Se gli incidenti aerei non stanno realmente aumentando, ci sono però elementi che potrebbero influire sulla sicurezza nei prossimi mesi. Tra questi, uno dei fattori più discussi è il recente ridimensionamento della Federal Aviation Administration (FAA) negli Stati Uniti.
A partire dal 20 gennaio 2025, il governo Trump ha attuato una serie di misure drastiche, tra cui:
- Licenziamento del direttore della FAA
- Blocco delle assunzioni di controllori di volo
- Scioglimento del Comitato consultivo per la sicurezza dell’aviazione
- Riduzione del personale con esperienza nel settore
Questi cambiamenti non hanno influenzato direttamente gli incidenti recenti, come hanno spiegato diversi esperti, tra cui Jim Cardoso, ex colonnello dell’aeronautica statunitense. Tuttavia, il licenziamento di centinaia di dipendenti della FAA potrebbe progressivamente minare la sicurezza del traffico aereo.
L’esperto di sicurezza Jeff Guzzetti ha avvertito che questi tagli “non miglioreranno la sicurezza, ma possono solo aumentare il rischio”. Anche il sindacato dei lavoratori della FAA, il Professional Aviation Safety Specialists (PASS), ha espresso preoccupazione, sottolineando che molti licenziati erano fondamentali per il funzionamento delle infrastrutture di sicurezza aerea.
Un ex dipendente della FAA ha rivelato che, senza il loro lavoro di supporto, “i piloti volerebbero letteralmente alla cieca”. Se questi tagli porteranno a un aumento reale degli incidenti nei prossimi mesi, è ancora da vedere. Ma gli esperti concordano su un punto: ridurre il personale di sicurezza non può portare a nulla di positivo.