La geometria sacra è un concetto che intreccia matematica, simbolismo e spiritualità, affascinando da secoli artisti, architetti e mistici. Alcuni la considerano una chiave per comprendere l’universo, mentre altri la vedono come un inganno basato su coincidenze interpretate in modo arbitrario. Ma cosa si intende davvero con questo termine?
Il significato originario della geometria sacra
Storicamente, la geometria sacra è stata impiegata per definire le proporzioni di templi, chiese, moschee e pagode, basandosi su principi matematici considerati perfetti. Nell’architettura classica di Grecia e Roma, così come in quella orientale legata all’induismo e al buddismo, il cerchio, il quadrato e il triangolo erano ritenuti forme di costruzione ideali.
Questi elementi non solo influenzavano le strutture religiose, ma venivano anche utilizzati per descrivere le proporzioni del corpo umano. Leonardo da Vinci, con il suo celebre Uomo Vitruviano, riprese queste teorie durante il Rinascimento, cercando di dimostrare che il corpo umano rispecchiava proporzioni armoniche.
Molti credono che celebri edifici come il Partenone di Atene o la Grande Piramide di Giza siano stati costruiti seguendo la Sezione Aurea, un numero irrazionale che compare frequentemente in natura. Tuttavia, numerosi studiosi hanno smentito queste affermazioni, sottolineando come spesso si tratti di interpretazioni forzate.
L’evoluzione della geometria sacra nel New Age
Negli anni ’70, la geometria sacra ha subito una trasformazione, diventando un elemento centrale della spiritualità New Age. Secondo questa corrente, ogni cosa nell’universo – dalla crescita delle piante al movimento dei pianeti – seguirebbe precise leggi geometriche con valore mistico.
Uno dei testi più influenti su questa visione è The Ancient Secret of the Flower of Life, scritto da Drunvalo Melchizedek, un presunto “canalizzatore” di entità superiori. Il libro afferma che la geometria sacra sia la base della coscienza umana e che racchiuda i segreti della creazione dell’universo.
Un simbolo particolarmente venerato in questo ambito è il “Fiore della Vita”, un insieme di 19 cerchi sovrapposti che formano un motivo floreale. Questo simbolo appare in molte culture antiche, inclusa quella egiziana, cristiana e buddhista, e alcuni lo interpretano come una rappresentazione dell’armonia universale.
Perché la geometria sacra affascina così tante persone?
Il motivo per cui così tante persone rimangono affascinate dalla geometria sacra risiede nella nostra naturale tendenza a riconoscere schemi e strutture. Il cervello umano è biologicamente predisposto a cercare ordine nel caos, motivo per cui troviamo particolarmente attraenti simmetrie e proporzioni matematiche.
Secondo Scott O. Lilienfeld, psicologo dell’Emory College, questa caratteristica ha origini evolutive: riconoscere schemi ci ha aiutato a prevedere pericoli e comprendere il mondo, ma può anche indurci a vedere significati dove non ce ne sono.
In tempi di incertezza e crisi, molte persone trovano conforto nel credere che l’universo sia governato da leggi invisibili e perfette. Questo bisogno di ordine e controllo è lo stesso che porta alcuni a credere nell’astrologia, nella numerologia e in altre discipline esoteriche.
Anche se la geometria sacra non ha basi scientifiche solide quando viene applicata in chiave mistica, il suo fascino visivo e simbolico rimane innegabile. E, in un mondo sempre più caotico, forse il desiderio di credere in un ordine nascosto non farà che crescere.