Firenze – I farmaci GLP-1, come Ozempic e Wegovy, sviluppati per trattare il diabete di tipo 2 e l’obesità, stanno rivelando effetti sorprendenti oltre la semplice riduzione dell’appetito. Secondo una ricerca coordinata da Davide Arillotta dell’Università di Firenze, numerosi utenti su forum online – in particolare su Reddit – segnalano cambiamenti comportamentali radicali: meno interesse per l’alcol, il fumo, il caffè e persino per gli acquisti compulsivi.
Questi racconti, spesso raccolti nei primi giorni dopo la prima iniezione, vanno ben oltre la perdita di peso. Alcuni riportano con stupore: “Non bevo più dal primo giorno”, altri si accorgono di non riuscire più a finire un caffè. Non si tratta solo di una questione di sazietà, ma sembra emergere un coinvolgimento diretto del sistema cerebrale della ricompensa.
I GLP-1 agonisti agiscono imitando l’ormone glucagon-like peptide-1, che informa il cervello di essere sazi. Tuttavia, i segnali non si limitano all’ambito alimentare. Le aree cerebrali stimolate da questo ormone, come l’ipotalamo, il nucleo accumbens e la corteccia prefrontale, sono coinvolte anche nella gestione degli impulsi e nella ricerca del piacere.
Alcuni medici iniziano a osservare regolarmente questi cambiamenti tra i propri pazienti. Se confermati da studi clinici controllati, i farmaci GLP-1 potrebbero rivoluzionare il modo in cui si affrontano comportamenti compulsivi e dipendenze. Riducendo il valore soggettivo della ricompensa, queste terapie potrebbero, ad esempio, diminuire l’attrazione per l’alcol tanto quanto quella per i cibi ipercalorici.
La comunità scientifica resta cauta, poiché si tratta ancora di evidenze aneddotiche. Tuttavia, l’effetto dei GLP-1 su aree neurali implicate nel circuito della gratificazione apre interrogativi affascinanti sul confine tra metabolismo e comportamento, tra fisiologia e psicologia.