Perché l’erionite è così pericolosa per i polmoni
L’erionite è una fibra minerale naturale che si forma all’interno di rocce vulcaniche, visivamente simile all’amianto ma cento volte più tossica. Sebbene appartenga al gruppo delle zeoliti, la sua struttura filamentosa e microscopica la rende altamente pericolosa quando viene inalata. La sua presenza è stata rilevata in varie zone del mondo, ma alcuni tra i casi più allarmanti sono stati documentati nella regione della Cappadocia, in Turchia, dove l’utilizzo edilizio locale ha provocato un elevato tasso di mesotelioma pleurico nella popolazione.
Dove si trova l’erionite e come può diventare un rischio concreto
La fibra tossica si può rinvenire in rocce vulcaniche porose, presenti anche in alcune zone dell’Italia, specialmente in aree con formazioni geologiche di origine vulcanica. L’erionite è stata utilizzata in edilizia, come isolante o materiale da riempimento, e in agricoltura, miscelata ad alcuni tipi di fertilizzanti. L’inalazione delle particelle sospese in aria, che si verifica facilmente durante la frantumazione delle rocce o lavori di demolizione, rappresenta la principale via di esposizione per l’uomo.
Come l’erionite interagisce con i polmoni e provoca tumori
Una volta inalate, le fibre di erionite penetrano in profondità nei tessuti polmonari, dove vengono intercettate dai macrofagi. Tuttavia, la particolare resistenza fisico-chimica del minerale impedisce l’eliminazione da parte del sistema immunitario. Questo provoca una risposta infiammatoria cronica e il rilascio di radicali liberi, che danneggiano progressivamente le cellule e il DNA mitocondriale. Con l’esposizione prolungata, il rischio di sviluppare cancro polmonare e mesotelioma maligno aumenta in modo significativo.
I risultati degli studi condotti da enti italiani e internazionali
Università di Genova, Sapienza Università di Roma ed ENEA hanno condotto ricerche approfondite, finanziate dall’Unione Europea tramite il programma NextGenerationEU. Gli studi, pubblicati nel Journal of Hazardous Materials, hanno evidenziato il meccanismo attraverso cui l’erionite danneggia i mitocondri, aumentando il rischio di patologie tumorali. I risultati scientifici sottolineano che anche esposizioni a basse concentrazioni, se costanti nel tempo, possono determinare effetti devastanti sulla salute.
Normative sanitarie e prevenzione dell’esposizione nelle aree vulcaniche
In Italia, la presenza di erionite è stata rilevata in alcune aree del Lazio, della Campania e della Sicilia, regioni caratterizzate da rocce di origine vulcanica. Le autorità sanitarie insistono sulla necessità di mappare accuratamente i siti a rischio, regolamentare l’uso di materiali estratti localmente, e garantire l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale nei cantieri edili e nei luoghi di scavo. La sorveglianza ambientale, insieme all’adozione di materiali alternativi, rappresenta un’azione imprescindibile per la tutela della salute pubblica.