Cosa sono gli emulsionanti e dove si trovano
Gli emulsionanti sono additivi alimentari utilizzati per migliorare la consistenza, la stabilità e l’aspetto dei prodotti industriali. In pratica, aiutano a mescolare ingredienti che normalmente non si amalgamano bene, come acqua e olio. Sono comunemente presenti in prodotti come:
- Margarina
- Gelati
- Maionese
- Prodotti da forno industriali
- Piatti pronti
- Bevande confezionate
Alcuni esempi noti includono la lecitina di soia, i mono- e digliceridi degli acidi grassi (E471), e la carbossimetilcellulosa (E466). Il loro utilizzo è regolato dalle normative europee e internazionali, che fissano i limiti di sicurezza.
Il legame con gli alimenti ultra-processati
Negli ultimi anni, si è fatto un gran parlare degli alimenti ultra-processati e dei possibili rischi per la salute legati al loro consumo regolare. Gli emulsionanti sono spesso citati come uno degli ingredienti simbolo di questa categoria di cibi. Studi epidemiologici suggeriscono un’associazione tra il consumo frequente di alimenti ultra-processati e un aumento del rischio di:
- Obesità
- Diabete di tipo 2
- Malattie cardiovascolari
- Problemi gastrointestinali
Ma è davvero colpa degli emulsionanti? Oppure è l’intero mix di zuccheri, grassi, sale e additivi a creare il problema?
Cosa dice la ricerca scientifica
Alcuni studi su animali hanno evidenziato che specifici emulsionanti possono alterare la flora intestinale (microbiota), favorendo infiammazioni e aumentando la permeabilità intestinale. In particolare, sono stati osservati effetti negativi da emulsionanti come:
- Polisorbato 80
- Carbossimetilcellulosa
Tuttavia, è fondamentale precisare che questi studi sono stati condotti prevalentemente su modelli animali, spesso utilizzando dosi superiori a quelle presenti negli alimenti comuni.
Nei pochi studi condotti sugli esseri umani, i risultati sono più sfumati: alcuni suggeriscono un potenziale impatto sulla salute intestinale in soggetti predisposti, ma mancano ancora evidenze solide e conclusive.
L’importanza del contesto e della quantità
Come per molti altri aspetti dell’alimentazione, la quantità fa la differenza. Un consumo sporadico e moderato di prodotti contenenti emulsionanti non appare problematico per la maggior parte delle persone sane. Diverso è il caso di chi consuma regolarmente cibi ultra-processati: in quel contesto, gli emulsionanti possono essere un elemento di un quadro più ampio di abitudini poco salutari.
Inoltre, la reazione del corpo può variare da individuo a individuo. Persone con sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche o disbiosi intestinale potrebbero essere più sensibili a questi additivi.
Esistono alternative più sicure?
Sì, sempre più aziende stanno cercando di limitare l’uso di emulsionanti sintetici, sostituendoli con ingredienti naturali o tecniche di lavorazione meno invasive. Anche il consumatore ha un ruolo: leggere le etichette, preferire cibi freschi o minimamente lavorati, e cucinare in casa sono scelte che riducono drasticamente l’esposizione a questi additivi.