Essere nottambuli aumenta il rischio di depressione?
Chi ha l’abitudine di andare a dormire tardi e svegliarsi tardi, potrebbe essere più vulnerabile a disturbi dell’umore. Un recente studio condotto su oltre 500 studenti universitari ha evidenziato come le persone con un cronotipo serale – ovvero coloro che tendono ad essere più attivi la sera – mostrino un’incidenza maggiore di sintomi depressivi, ruminazione mentale e qualità del sonno più bassa rispetto ai loro coetanei più mattinieri o con abitudini intermedie.
Che cos’è il cronotipo e perché è importante?
Il cronotipo è la predisposizione biologica a seguire un certo ritmo sonno-veglia. C’è chi si sveglia naturalmente presto e ha energia al mattino (cronotipo mattutino), e chi invece si attiva nelle ore serali (cronotipo serale). Questa tendenza ha una base genetica, e non è semplicemente una questione di abitudini o pigrizia.
Nel campione analizzato, il cronotipo serale è risultato il più diffuso, probabilmente per via dell’età media dei partecipanti (circa 20 anni), una fase della vita in cui il corpo tende naturalmente a posticipare i ritmi.
Il legame tra cronotipo serale e depressione
La seralità è stata collegata a punteggi più elevati di depressione e ruminazione mentale, ovvero la tendenza a ripensare in modo ossessivo a emozioni e pensieri negativi. Il fatto di andare a letto tardi e svegliarsi tardi potrebbe non solo interferire con le esigenze sociali e lavorative (generando una sorta di jet lag sociale), ma anche rendere più difficile ottenere un sonno ristoratore. Questo può tradursi in affaticamento, difficoltà di concentrazione e minore stabilità emotiva.
Ma il problema potrebbe anche funzionare al contrario: la depressione potrebbe favorire la seralità, rendendo più faticoso affrontare la giornata e più difficile addormentarsi a causa dell’attività mentale intensa.
Consapevolezza, alcol e salute mentale
Interessante il ruolo della consapevolezza come fattore protettivo. Alcune qualità come “agire con consapevolezza” (essere presenti nel momento senza giudicare) e la capacità di etichettare i propri pensieri ed emozioni, sembrano attenuare l’impatto del cronotipo serale sulla depressione.
I mattinieri, pur avendo punteggi bassi su molte dimensioni della consapevolezza, eccellevano proprio in questa abilità di “agire con consapevolezza”. Questo potrebbe essere il segreto della loro energia e stabilità mentale.
Un altro elemento sorprendente è il consumo di alcol. Anche se noto per essere un fattore di rischio per la depressione, in questo studio i nottambuli che bevevano con moderazione sembravano avere un rischio depressivo inferiore. Gli autori ipotizzano che il legame sociale e il senso di appartenenza che può nascere in situazioni conviviali possano in parte bilanciare l’effetto negativo dell’alcol.
Strategie per migliorare il benessere dei nottambuli
I risultati dello studio suggeriscono alcune azioni concrete per ridurre il rischio di depressione tra chi ha un cronotipo serale:
- Migliorare la qualità del sonno attraverso una routine serale coerente e rilassante;
- Promuovere la consapevolezza, con esercizi quotidiani di mindfulness e meditazione;
- Limitare il consumo eccessivo di alcol, senza escludere del tutto le occasioni sociali;
- Accettare il proprio cronotipo, trovando un equilibrio tra inclinazione naturale e richieste sociali.
Essere nottambuli, insomma, non è un difetto: è una caratteristica biologica con cui si può convivere serenamente, a patto di adottare strategie mirate per tutelare la propria salute mentale. E se la società riuscisse a diventare un po’ più flessibile nei confronti dei diversi cronotipi, probabilmente ne gioveremmo tutti.