Lijiang, nella provincia cinese dello Yunnan, diventa il cuore di una scoperta sorprendente: riprodurre paesaggi naturali all’interno delle aule potrebbe contribuire a frenare la progressione della miopia nei bambini.
Da tempo è noto che trascorrere ore all’aria aperta riduce il rischio di sviluppare miopia. Tuttavia, nella quotidianità, soprattutto nelle grandi città o in climi poco favorevoli, passare molto tempo all’esterno non è sempre possibile. Una nuova ricerca condotta proprio a Lijiang mostra come portare elementi naturali all’interno delle scuole possa diventare una soluzione efficace.
Le aule coinvolte in questo studio sono state trasformate in ambienti immersivi, decorati con immagini di foreste, pareti ricoperte di verde, luci progettate per riprodurre la luminosità naturale, e perfino profumi che richiamano la natura. In questo scenario suggestivo, i bambini trascorrono le ore di lezione circondati da un contesto che simula il bosco.
Secondo gli studiosi, la miopia è legata a un eccessivo tempo trascorso in spazi chiusi, con occhi sottoposti a una continua messa a fuoco ravvicinata. Durante la crescita, l’occhio si sviluppa in modo anomalo e la distanza tra la cornea e la retina si allunga, portando a una visione sfocata degli oggetti lontani. Questo disturbo visivo, noto come miopia, è sempre più diffuso, soprattutto in Asia, dove i tassi hanno raggiunto numeri allarmanti.
Il progetto a Lijiang mostra come l’effetto positivo dell’ambiente naturale non si limiti solo agli spazi aperti. Le aule arredate come boschi sembrano indurre una stimolazione visiva simile a quella vissuta all’esterno. La luce diffusa e variabile, i dettagli cromatici della natura e la profondità prospettica delle decorazioni aiutano l’occhio a esercitarsi in modo più equilibrato.
L’esperimento avviato nella provincia di Yunnan coinvolge centinaia di studenti, osservati per mesi. I primi risultati indicano un rallentamento misurabile della progressione miopica rispetto ai coetanei che frequentano aule tradizionali.
In particolare, i ricercatori sottolineano come l’ambiente visivo influenzi profondamente lo sviluppo oculare. Pare che la mancanza di stimoli visivi vari e profondità spaziale, tipica delle aule standard con pareti monotone e illuminazione artificiale omogenea, possa contribuire ad accelerare l’allungamento del bulbo oculare.
Il fenomeno osservato a Lijiang apre nuove prospettive anche per altri contesti educativi in Europa e in Italia, dove la miopia infantile è in costante aumento. La possibilità di contrastarla attraverso interventi ambientali nelle scuole potrebbe rappresentare un’opzione innovativa e accessibile.