Nel pomeriggio di giovedì 20 marzo, presso la palestra comunale di Lula, in provincia di Nuoro, si è svolta la cerimonia ufficiale di presentazione del progetto Et-SunLab (Einstein Telescope Sardinia Underground Laboratory). Questa iniziativa rappresenta il primo atto tangibile verso la realizzazione dell’Einstein Telescope (Et), ambizioso osservatorio per lo studio delle onde gravitazionali che potrebbe sorgere nella miniera di Sos Enattos, nel cuore della Barbagia.
Et-SunLab, il laboratorio che apre la strada a Einstein Telescope
Il progetto Et-SunLab, sviluppato da un team dell’At Lab del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari, sotto il coordinamento di Massimo Faiferri, prevede la nascita di un centro di accoglienza e di nuovi spazi per la ricerca scientifica. La struttura sorgerà nell’area che ospita l’edificio ex-Ri.mi.sa., attuale sede del laboratorio Sar-Grav.
Un elemento distintivo sarà la costruzione di un laboratorio sotterraneo multidisciplinare, pensato per attività di ricerca a basso rumore in stretta connessione con il futuro Einstein Telescope. Oltre alla fisica fondamentale, l’Et-SunLab ospiterà un osservatorio geofisico per indagare la geodinamica del Mar Tirreno e le strutture profonde del nostro pianeta.
Il SunLab rappresenterà inoltre un punto di riferimento per la divulgazione scientifica verso le scuole e la formazione professionale, rafforzando la vocazione del territorio alla ricerca e all’innovazione.
Finanziamenti e cronoprogramma: lavori al via nel 2025
Il finanziamento complessivo dell’iniziativa supera i venti milioni di euro, di cui dieci milioni messi a disposizione dalla Regione Sardegna. Gli altri fondi provengono dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Collaborano attivamente le Università di Cagliari e Sassari.
L’avvio dei lavori di costruzione è previsto per il 2025, con il completamento stimato entro la fine del 2026.
I protagonisti dell’incontro a Lula
Ad aprire l’evento a Lula sono stati il sindaco Mario Calia e la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde. Hanno poi preso la parola figure di spicco della ricerca nazionale, tra cui Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn, Andrea Comastri, consigliere dell’Inaf, Massimo Chiappini, direttore del dipartimento ambiente dell’Ingv, Luciano Colombo, pro-rettore dell’Università di Cagliari, Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari, e Claudia Battista, direttrice del Consortium Garr.
La seconda parte della giornata è stata dedicata a una tavola rotonda moderata da Rossella Romano della Rai Tgr Sardegna. Hanno partecipato Alessandro Cardini, Marco Pallavicini, Monique Bossi, Massimo Faiferri e Raffaele Marras, con il coinvolgimento diretto del pubblico.
Una settimana decisiva per il progetto Einstein Telescope in Sardegna
La presentazione di Et-SunLab ha rappresentato il momento culminante di una settimana strategica per la candidatura italiana dell’Einstein Telescope. Il 18 e 19 marzo, la Manifattura Tabacchi di Cagliari ha ospitato il workshop della comunità scientifica italiana di Et, mentre il 19 marzo, presso la Camera di commercio di Nuoro, è stato lanciato un avviso pubblico per coinvolgere le imprese sarde interessate a sviluppare soluzioni e tecnologie per il progetto.
Giovedì 20 marzo, in mattinata, la presidente Alessandra Todde ha firmato un accordo di programma con i sindaci delle comunità locali e dei comuni capoluogo, per creare una governance multilivello che sostenga la candidatura di Sos Enattos.
Le voci degli enti coinvolti nel progetto Et-SunLab
«Oggi siamo a Lula per parlare finalmente di fatti concreti», ha dichiarato Alessandra Todde, evidenziando l’investimento regionale di dieci milioni di euro, che si aggiunge ai 350 milioni già stanziati per la candidatura del sito sardo. La presidente della Regione Sardegna ha rimarcato la collaborazione istituzionale a tutti i livelli, compreso il dialogo costante con la ministra dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini.
Per Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn, il SunLab rappresenta «il primo seme della futura grande infrastruttura di ricerca dell’Einstein Telescope, un luogo in cui comunità scientifica e cittadinanza potranno incontrarsi e confrontarsi».
Roberto Ragazzoni, presidente dell’Inaf, ha sottolineato il contributo delle tecnologie d’avanguardia, come le ottiche adattive, e la realizzazione di un prototipo di telescopio innovativo capace di cogliere le controparti elettromagnetiche delle onde gravitazionali.
Anche l’Ingv, rappresentato da Massimo Chiappini, conferma la propria partecipazione attraverso il progetto Earth Telescope, finalizzato a studiare la dinamica della Terra e dello spazio circumterrestre.
Luciano Colombo, dell’Università di Cagliari, ha valorizzato il ruolo delle competenze architettoniche dell’ateneo, mentre il rettore di Sassari Gavino Mariotti ha ribadito che il progetto rappresenta un’opportunità di rinascita per la Sardegna, con ricadute scientifiche ed economiche di grande rilevanza.