La speranza di una vita lunga e in salute è condivisa da molti, con l’ideale di raggiungere gli 80 o 90 anni senza problemi significativi, per poi spegnersi serenamente nel sonno. Tuttavia, la realtà è ben diversa. Spesso, gli ultimi anni di vita sono segnati da malattie croniche e problemi debilitanti.
L’aspettativa di vita è aumentata costantemente nel corso del XX secolo, ma questo miglioramento non è stato accompagnato da un analogo incremento della qualità della salute. Secondo Armin Garmany, ricercatore della Mayo Clinic, il periodo medio in cui le persone vivono più a lungo della loro buona salute è di circa 9,6 anni. Negli Stati Uniti, questa cifra sale a 12 anni, come evidenziato dalle ricerche di Garmany e di Andre Terzig, esperto in medicina rigenerativa.
L’idea di quantificare il divario tra longevità e salute non è nuova. Nel 1987, John Rowe e Robert Kahn hanno introdotto il concetto di health span, ovvero la durata della vita trascorsa senza gravi problemi di salute. Da allora, gli scienziati stanno cercando soluzioni per ridurre questo divario e migliorare la qualità degli anni guadagnati.
Prolungare la vita è possibile, ma la salute resta una sfida
Le innovazioni in chirurgia e farmacologia hanno reso l’invecchiamento più gestibile, migliorando significativamente la qualità della vita. Sostituzioni articolari, impianti di stent e farmaci per il controllo del colesterolo e della pressione arteriosa permettono agli anziani di vivere più a lungo con meno difficoltà. Tuttavia, queste cure non eliminano le malattie, ma le rendono solo più gestibili.
Secondo Kenneth Boockvar, direttore della geriatria presso l’Integrative Center for Aging Research dell’Università dell’Alabama, il prezzo di questi progressi è una dipendenza sempre maggiore da medicinali, trattamenti continui e visite mediche frequenti. In altre parole, viviamo più a lungo, ma al prezzo di una crescente interazione con il sistema sanitario.
Nuove strategie per migliorare la health span
Garmany e Terzig ritengono che si possa fare di meglio. Nel 2021, hanno proposto una serie di strategie innovative per ridurre l’impatto delle malattie e migliorare la qualità della vita negli anni avanzati.
- Intelligenza artificiale e prevenzione precoce: L’analisi di grandi quantità di dati sanitari tramite AI può identificare i soggetti a rischio, permettendo ai medici di intervenire prima che le malattie si manifestino. Secondo Terzig, questa strategia equivale a “spegnere il fuoco prima che inizi”.
- Medicina anti-senescenza: Uno dei metodi più promettenti riguarda l’eliminazione delle cellule invecchiate per preservare quelle sane, riducendo così l’impatto dell’invecchiamento sugli organi e sui tessuti.
- Terapie rigenerative: L’uso di cellule staminali e biotecnologie avanzate per ripristinare la funzione di organi danneggiati rappresenta una delle frontiere più ambiziose della medicina.
Se questi approcci si rivelassero efficaci, si potrebbe non solo gestire meglio le malattie, ma addirittura curarle alla radice, garantendo decenni di vita in buona salute.
La prevenzione come arma fondamentale
Oltre alle tecnologie avanzate, il fattore più determinante per ridurre il divario tra aspettativa di vita e health span è la prevenzione. Secondo Boockvar, evitare le malattie croniche che colpiscono gli anziani significa iniziare presto con uno stile di vita sano.
Le abitudini alimentari corrette, l’attività fisica regolare e il mantenimento di un peso equilibrato riducono il rischio di sviluppare diabete, ipertensione e problemi cardiaci. Anche evitare il fumo e il consumo eccessivo di alcol gioca un ruolo cruciale.
Un altro elemento essenziale è l’educazione alla salute, sia a scuola che in famiglia. Terzig sottolinea l’importanza di programmi pubblici che promuovano la salute fin dall’infanzia, creando una base solida per una vita lunga e sana.
L’accesso alla sanità: un problema ancora irrisolto
L’aumento dell’aspettativa di vita negli ultimi due secoli è dovuto a miglioramenti in diversi ambiti, tra cui nutrizione, assistenza sanitaria, vaccini e antibiotici. Tuttavia, non tutti hanno beneficiato allo stesso modo di questi progressi.
Secondo Boockvar, uno dei problemi più critici riguarda l’accesso ai servizi sanitari. Nei paesi dove il sistema sanitario è privatizzato, molte persone rinviano le cure a causa dei costi elevati. Questo porta a diagnosi tardive e trattamenti meno efficaci.
Una soluzione potrebbe essere un sistema sanitario più inclusivo, che garantisca cure essenziali a tutti. In questo modo, molte malattie potrebbero essere prevenute o curate prima che diventino debilitanti.
Un futuro di salute e longevità è possibile?
Se vogliamo ridurre il divario tra aspettativa di vita e health span, sarà necessario adottare un approccio multidisciplinare, che includa:
- Nuove tecnologie mediche per la diagnosi e il trattamento precoce
- Miglioramento della prevenzione e dell’educazione sanitaria
- Maggiore accesso alle cure mediche per tutti
- Promozione di stili di vita sani fin dalla giovane età
Secondo Boockvar, i progressi della medicina negli ultimi decenni sono stati straordinari e continueranno a migliorare la qualità della vita. L’obiettivo è garantire che gli ultimi anni di vita siano vissuti in salute, e non solo più a lungo.