Un’importante ricerca internazionale, coordinata dall’Università di Modena e Reggio Emilia, ha individuato un meccanismo protettivo in grado di contrastare lo stress cellulare nelle patologie neurodegenerative, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e l’Alzheimer. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, ha rivelato come la proteina TDP-43, coinvolta nello sviluppo di queste malattie, possa essere protetta dall’accumulo in aggregati dannosi. Alla ricerca hanno contribuito anche il Centro internazionale per l’ingegneria genetica e la biotecnologia di Trieste e l’Università Sapienza di Roma.
La proteina TDP-43 e il suo legame con le malattie neurodegenerative
La TDP-43 è una proteina essenziale per il funzionamento cellulare, poiché interagisce con numerosi RNA, molecole che regolano processi vitali all’interno della cellula e impediscono l’aggregazione della proteina stessa. Tuttavia, quando la cellula subisce uno stress, la capacità della TDP-43 di legarsi agli RNA diminuisce, aumentando il rischio di formazione di aggregati tossici, tipici delle patologie neurodegenerative.
Secondo Serena Carra, coordinatrice dello studio, la presenza della TDP-43 in aggregati dannosi nelle cellule dei pazienti affetti da SLA è nota da circa vent’anni. Tuttavia, il ruolo del meccanismo protettivo che impedisce questa aggregazione è rimasto a lungo inesplorato. “Nel 2019 abbiamo compreso che questo aspetto era stato trascurato e abbiamo avviato una nuova linea di ricerca”, spiega la studiosa.
Il meccanismo di protezione e l’enzima PIAS4
La ricerca ha evidenziato come, in condizioni normali, la cellula attivi un meccanismo di difesa, difettoso nei pazienti colpiti da SLA e Alzheimer, che consiste nell’aggiunta di specifiche etichette molecolari alla proteina TDP-43, stabilizzandola. Questo compito è svolto da un enzima chiave, chiamato PIAS4, individuato proprio grazie allo studio.
“Abbiamo dimostrato che questo processo aiuta a mantenere stabile la TDP-43, prevenendone l’aggregazione e consentendole di svolgere le sue funzioni vitali all’interno della cellula”, conclude Serena Carra.
Verso nuove terapie per SLA e Alzheimer
Questa scoperta apre la strada a nuove strategie terapeutiche per contrastare le malattie neurodegenerative, mirando direttamente ai meccanismi che regolano la stabilità della TDP-43. Identificare il ruolo dell’enzima PIAS4 rappresenta un passo cruciale per lo sviluppo di farmaci innovativi, capaci di prevenire i danni cellulari alla base di patologie come la SLA e l’Alzheimer.