La tubercolosi è tornata a essere la principale causa di morte tra le malattie infettive, superando il COVID-19. L’unico vaccino attualmente disponibile, il BCG (Bacillus Calmette-Guérin), risale a oltre un secolo fa e offre una protezione variabile. Ora, però, un nuovo vaccino mRNA sta emergendo come una possibile svolta, con risultati preclinici promettenti che aprono nuove prospettive nella prevenzione di questa grave patologia.
Il limite del vaccino BCG e la necessità di un’alternativa
Il vaccino BCG, somministrato fin dall’infanzia in molte parti del mondo, ha mostrato una protezione limitata e variabile contro la tubercolosi. Sebbene possa fornire una certa immunità, specialmente nei bambini, il suo effetto nei confronti della malattia polmonare negli adulti è meno efficace. Inoltre, non previene del tutto la diffusione dell’infezione.
Con l’avvento della tecnologia mRNA, che ha rivoluzionato la vaccinazione contro il COVID-19, gli scienziati hanno iniziato a valutare se questa piattaforma potesse essere applicata anche contro malattie batteriche come la tubercolosi. Tuttavia, la sfida è notevole: a differenza dei virus, i batteri presentano strutture e meccanismi più complessi, e non era scontato che un vaccino mRNA potesse generare una risposta immunitaria duratura.
Il nuovo vaccino mRNA e i primi risultati positivi
Un gruppo di ricercatori australiani ha sviluppato un vaccino sperimentale denominato mRNACV2, progettato per codificare una proteina del Mycobacterium tuberculosis, il principale agente patogeno responsabile della malattia. Questa proteina, chiamata CysVac2, è stata precedentemente identificata come un elemento chiave nella risposta immunitaria contro la tubercolosi.
Nei test condotti su modelli murini, il nuovo vaccino ha suscitato una risposta immunitaria potente, con una produzione elevata di cellule T specifiche e anticorpi. I topi vaccinati, esposti al batterio della tubercolosi cinque settimane dopo l’immunizzazione, hanno mostrato una riduzione significativa del carico batterico nei polmoni rispetto ai soggetti non vaccinati.
Inoltre, il vaccino mRNA si è dimostrato efficace anche come richiamo per coloro che avevano già ricevuto il BCG, potenziando la protezione a lungo termine.
Una rivoluzione per la prevenzione della tubercolosi?
Secondo il Professor Colin Pouton della Monash University, questi risultati confermano che la tecnologia mRNA può essere sfruttata anche contro la tubercolosi, migliorando potenzialmente la durata della protezione rispetto ai vaccini convenzionali.
Il Professor Jamie Triccas del Sydney Infectious Diseases Institute, autore senior dello studio, ha sottolineato che la tubercolosi ha sempre rappresentato una sfida nello sviluppo di vaccini efficaci. L’efficacia dimostrata dal mRNACV2 nei modelli preclinici fornisce una forte giustificazione per proseguire gli studi e avviare test clinici sugli esseri umani.
Prospettive future e il potenziale della tecnologia mRNA
Anche se il vaccino mRNACV2 è ancora in fase sperimentale e altri vaccini mRNA contro la tubercolosi sono in fase di sviluppo, questa scoperta rappresenta un passo avanti nella lotta contro una malattia che provoca oltre un milione di decessi ogni anno.
I vaccini mRNA hanno suscitato dibattiti e diffidenze, spesso alimentati da incomprensioni sulla loro tecnologia. Tuttavia, la loro capacità di fornire una piattaforma scalabile, economica e rapidamente adattabile li rende strumenti preziosi non solo contro i virus, ma anche contro le malattie batteriche.
Il Dr Claudio Counoupas del Centenary Institute’s Centre for Infection & Immunity ha evidenziato che questa ricerca dimostra il potenziale rivoluzionario dei vaccini mRNA per malattie difficili da contrastare, come la tubercolosi. Se gli studi clinici confermeranno questi risultati, il mondo potrebbe presto disporre di un’arma innovativa per combattere una delle infezioni più letali della storia.