Un’esplosione di energia elettromagnetica sfida le ipotesi sulla formazione dei FRB
Un misterioso lampo radio veloce è stato rilevato dall’array di telescopi CHIME, in Canada, proveniente da una posizione inaspettata. Per la prima volta, un FRB è stato tracciato fino a una galassia antica e ormai priva di attività stellare, mettendo in discussione le teorie esistenti sulla loro origine.
Un fenomeno cosmico inaspettato
I lampi radio veloci, o FRB, sono impulsi estremamente intensi di onde radio che durano appena pochi millisecondi. Sebbene ne siano stati osservati migliaia, solo un centinaio è stato effettivamente ricondotto alla loro origine, e quasi tutti provenivano da regioni ricche di stelle giovani.
Tra febbraio e luglio 2024, il radiotelescopio CHIME ha rilevato 22 impulsi da un FRB denominato FRB 20240209A. Sei di questi segnali sono stati captati anche da un telescopio ausiliario situato a circa 70 chilometri di distanza, chiamato k’niʔatn k’l◡stk’masqt, che nella lingua del popolo Upper Similkameen significa “un dispositivo di ascolto per lo spazio esterno”.
Grazie alla combinazione di questi dati, gli astronomi guidati da Eftekhari sono riusciti a triangolare la posizione del FRB, scoprendo con sorpresa che proveniva dalla periferia di una galassia vecchia di 11 miliardi di anni. Questo risultato è stato pubblicato il 1° febbraio su Astrophysical Journal Letters.
Un segnale da una galassia “morta”
Le immagini catturate dall’osservatorio Gemini, in Cile, mostrano che il lampo radio veloce proviene dai confini di una galassia situata a circa 2 miliardi di anni luce dalla Terra, mentre il FRB si trova a circa 130.000 anni luce dal centro galattico.
Gli scienziati ritengono che i FRB siano generati da magnetar, ovvero resti di stelle esplose come supernovae, fenomeno che solitamente si verifica in regioni di intensa formazione stellare. Tuttavia, la presenza di un FRB in una galassia priva di nuove stelle e così distante dal suo nucleo rappresenta un enigma difficile da spiegare.
Secondo uno degli autori dello studio: “Questa galassia è essenzialmente morta. Quindi la vera domanda è: come può una regione così antica e tranquilla produrre un fenomeno così energetico?”
Un nuovo indizio dai fenomeni passati
Un precedente lampo radio veloce, osservato nel 2021, potrebbe fornire una chiave per risolvere questo mistero. In quell’occasione, gli astronomi scoprirono un FRB proveniente da un ammasso globulare, ovvero un denso agglomerato di stelle vecchie, in una galassia vicina.
Quella scoperta ha suggerito che le stelle più antiche potrebbero essere coinvolte nella formazione dei magnetar. Tra le ipotesi al vaglio, si pensa che i magnetar possano derivare dal collasso gravitazionale di nane bianche o dalla fusione di due stelle di neutroni.
Per verificare se anche in questo caso l’FRB proviene da un ammasso globulare, il team di ricerca ha fatto richiesta di nuove osservazioni con il telescopio spaziale James Webb.
Un nuovo scenario per i lampi radio veloci
Secondo Eftekhari, nonostante questa scoperta sorprendente, i magnetar rimangono ancora la spiegazione più plausibile per i FRB. Tuttavia, questo studio suggerisce che esistano più meccanismi per la loro formazione di quanto si pensasse finora.