Il delta smelt, un pesce piccolo e argentato che vive esclusivamente nel Delta del Fiume Sacramento-San Joaquin, è al centro di un’accesa disputa che dura da decenni sul sistema idrico della California. Questo piccolo animale, considerato a rischio di estinzione, dipende dall’acqua leggermente salmastra delle zone umide della regione. Tuttavia, lo stesso delta fornisce acqua a circa 30 milioni di californiani e irrigazione per oltre 6 milioni di acri di terreni agricoli.
L’equilibrio tra la conservazione delle specie e le esigenze umane è spesso delicato, e proprio qui inizia il dibattito.
Le accuse di Trump e la controversia sulle risorse idriche
L’8 gennaio 2024, durante una serie di incendi devastanti nell’area di Los Angeles, Donald Trump ha dichiarato su Truth Social che il governatore della California Gavin Newsom stava bloccando l’afflusso di acqua nella California meridionale per proteggere un “pesce essenzialmente inutile chiamato smelt”. Secondo l’ex presidente, questa scelta avrebbe limitato la disponibilità di acqua anche per gli idranti antincendio.
Questa affermazione è stata smentita più volte dagli esperti, ma ha rafforzato una narrazione che Trump e molti politici conservatori hanno portato avanti da anni: l’idea che le regolamentazioni ambientali siano un ostacolo all’uso dell’acqua per le persone.
A fine gennaio, Trump ha firmato due ordini esecutivi per modificare la gestione idrica della California, una decisione che gli esperti giudicano in contrasto con le leggi ambientali federali.
Perché il delta smelt è diventato il simbolo della lotta sull’acqua
Negli anni, il delta smelt è stato trasformato in un capro espiatorio dai politici conservatori, che lo hanno additato come la causa delle restrizioni all’uso dell’acqua in California. Tuttavia, la scienza racconta una storia diversa.
La crisi idrica dello stato è il risultato di un insieme complesso di fattori, tra cui:
- Cambiamenti climatici, che hanno reso più frequenti e intense le siccità.
- Gestione delle risorse idriche, con un’enorme domanda proveniente sia dal settore agricolo che dalla popolazione in crescita.
- Alterazioni dell’ecosistema, dovute alla costruzione di grandi infrastrutture idriche che hanno cambiato la salinità e i flussi naturali del delta.
A partire dagli anni ’30, il governo federale e quello statale della California hanno sviluppato un vasto sistema di pompe e canali per distribuire l’acqua in tutto lo stato. Questo ha avuto un impatto devastante sull’habitat del delta smelt, riducendone drasticamente la popolazione.
Nel 1993, il pesce è stato ufficialmente classificato come specie minacciata e, nel 2010, la California ha ulteriormente aggiornato il suo stato a specie in pericolo. Da allora, sono stati introdotti limiti all’uso dell’acqua prelevata dal delta per preservare il suo habitat naturale.
Dall’agricoltura a Fox News: la battaglia politica sul pesce “inutile”
Le restrizioni idriche hanno suscitato forti proteste da parte degli agricoltori, che vedono nei limiti imposti dal governo un danno per le loro attività. Tuttavia, la polemica ha assunto una dimensione nazionale nel 2009, quando il conduttore di Fox News Sean Hannity ha dedicato un intero episodio del suo show a quella che ha definito la “sofferenza incredibile” causata dalla protezione del pesce a scapito degli agricoltori.
L’ex deputato Devin Nunes ha ripreso il tema, definendo il delta smelt un “pesce stupido” e alimentando la narrazione secondo cui il governo dava priorità a una specie “insignificante” piuttosto che alle persone.
Nel 2016, durante la sua prima campagna presidenziale, Trump ha dichiarato che “non c’è siccità” in California e che l’acqua viene “spinta in mare” solo per proteggere “un certo pesce di 3 pollici”.
Ma mentre il dibattito politico infiammava, la popolazione del delta smelt continuava a diminuire a un ritmo allarmante, tanto che oggi è considerata funzionalmente estinta.
Cosa c’è davvero in gioco?
Alcuni si chiedono perché continuare a proteggere un pesce ormai quasi scomparso. Tuttavia, gli esperti sottolineano che le regolamentazioni non proteggono solo il delta smelt, ma anche altre specie vulnerabili come il salmone Chinook e il longfin smelt.
Un’adeguata gestione dell’acqua è essenziale per l’intero ecosistema del delta, ha spiegato Jeffrey Mount, esperto del Public Policy Institute of California. La questione non riguarda solo un singolo pesce, ma la salute generale dell’ambiente e la capacità della California di affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Gli ordini esecutivi di Trump e il futuro delle regolamentazioni ambientali
Nel gennaio 2024, l’amministrazione Trump ha firmato un memorandum per deviare più acqua dal Delta del Sacramento-San Joaquin ad altre parti della California, sostenendo che le protezioni per il delta smelt stessero limitando l’approvvigionamento idrico.
Un ulteriore ordine esecutivo del 24 gennaio ha chiesto ai segretari degli Interni e del Commercio di annullare le regolamentazioni esistenti che limitano il pompaggio dell’acqua.
Tuttavia, secondo Jennifer Harder, professoressa di diritto ambientale all’Università del Pacifico, qualsiasi cambiamento legislativo dovrà rispettare le norme federali sulla protezione delle specie in via di estinzione. Inoltre, anche se le protezioni federali venissero revocate, il delta smelt rimane tutelato dalle leggi statali della California.
Il delta smelt e il futuro della conservazione ambientale
Il caso del delta smelt non è unico. Negli anni, altre specie sono state trasformate in strumenti politici per attaccare le normative ambientali.
Ad esempio, nel 2022, gruppi conservatori hanno finanziato campagne contro l’energia eolica offshore con la scusa di voler “salvare le balene”, nonostante nessuna prova scientifica collegasse le turbine eoliche alle morti dei cetacei.
Un altro caso emblematico è quello del gufo maculato settentrionale, che vive nelle foreste della California e che è stato al centro di accese dispute tra ambientalisti e l’industria del legname.
La battaglia per il delta smelt non è solo una questione di acqua o di un piccolo pesce, ma rappresenta un test per il futuro delle leggi sulla conservazione della biodiversità negli Stati Uniti. E mentre il dibattito politico continua, il mondo assiste a una perdita di biodiversità sempre più accelerata, con conseguenze imprevedibili per gli ecosistemi e per l’umanità stessa.