Una nuova analisi della geologia del Surrey, nel Regno Unito, suggerisce che più di 100 terremoti registrati nel 2018 e 2019 potrebbero essere stati innescati dalle attività di estrazione petrolifera. Inizialmente, questi eventi erano stati considerati naturali, ma nuove simulazioni indicano una forte correlazione con la perforazione.
Terremoti e attività petrolifera: una connessione più chiara
Nel biennio 2018-2019, una serie di scosse di lieve entità ha colpito la regione di Newdigate, nel Surrey, con magnitudo comprese tra 1,34 e 3,18 sulla scala Richter. Gli abitanti hanno segnalato vibrazioni nelle loro case, ma all’epoca si pensava che questi eventi fossero coincidenze prive di un legame diretto con l’estrazione di petrolio.
L’attenzione si è concentrata sulla UK Oil & Gas, la compagnia che gestiva il sito di Horse Hill, situato tra 5 e 10 chilometri dagli epicentri delle scosse. Tuttavia, uno studio del British Geological Survey (BGS) aveva escluso una connessione, ritenendo che i terremoti fossero eventi rari ma naturali.
Ora, una ricerca condotta da Matthew Fox e Philip Meredith, dell’University College London, mette in discussione quelle conclusioni, suggerendo che l’estrazione di petrolio abbia avuto un ruolo determinante nel generare i terremoti.
Simulazioni e nuove scoperte sulla geologia dell’area
Fox e Meredith hanno condotto più di un milione di simulazioni al computer, integrando dati sulla geologia locale, la magnitudo e la posizione dell’estrazione petrolifera. I risultati mostrano che i modelli previsti dalle simulazioni corrispondono con sorprendente accuratezza ai terremoti realmente avvenuti.
L’estrazione di petrolio modifica le pressioni sotterranee, causando spostamenti nelle rocce e potenzialmente attivando faglie preesistenti. Secondo Fox, le discrepanze temporali osservate in passato tra i terremoti e l’estrazione possono essere spiegate dalla diversa composizione delle rocce nell’area.
In particolare, le simulazioni evidenziano due comportamenti distinti:
- Nelle aree con roccia porosa di Portland, i cambiamenti di pressione e i movimenti della crosta avvengono quasi istantaneamente.
- Nelle zone con argilla compatta di Kimmeridge, gli effetti si manifestano con un ritardo, perché le variazioni di pressione impiegano più tempo a diffondersi.
Queste nuove informazioni rafforzano la tesi secondo cui i terremoti non fossero casuali, ma direttamente legati all’attività estrattiva.
Un legame sempre più probabile tra estrazione e terremoti
“Per me, questa scoperta aumenta notevolmente la probabilità che l’estrazione di petrolio sia stata la causa dei terremoti,” afferma Fox. “La correlazione tra l’estrazione e la sismicità è molto forte.”
Sebbene non sia del tutto esclusa la possibilità di una coincidenza, Fox ritiene che ora sia molto meno probabile rispetto alle precedenti ricerche. Ulteriori analisi statistiche saranno necessarie per stabilire una percentuale esatta di probabilità, ma le prove attuali indicano chiaramente un collegamento.
La chiusura del sito di Horse Hill e le dichiarazioni della UK Oil & Gas
La UK Oil & Gas ha gestito l’estrazione di petrolio a Horse Hill fino all’ottobre dello scorso anno, quando le operazioni sono state interrotte dopo il ritiro del permesso di pianificazione da parte del Surrey County Council. La decisione è arrivata a seguito di una causa legale promossa da attivisti supportati da Friends of the Earth.
Un portavoce della UK Oil & Gas ha dichiarato a New Scientist: “Si tratta di un episodio che è stato affrontato e risolto diversi anni fa, quando gli esperti del BGS hanno concluso che i terremoti erano eventi naturali causati da una faglia più profonda e non correlata al sito di estrazione.”
Gli esperti ribadiscono la connessione tra terremoti ed estrazione petrolifera
Nonostante le dichiarazioni della compagnia petrolifera, alcuni esperti indipendenti ritengono che il collegamento tra i terremoti e l’estrazione di petrolio sia ormai evidente.
Stuart Haszeldine, dell’Università di Edimburgo, ha dichiarato che il suo team ha condotto uno studio dettagliato su questi eventi sismici e sulla possibilità che fossero collegati alle attività del giacimento di Horse Hill.
“Nel mio giudizio professionale, c’è un chiaro legame tra il momento in cui si sono verificati i terremoti e le operazioni di estrazione petrolifera e gas a Horse Hill,” afferma Haszeldine.
Queste affermazioni, unite ai nuovi dati raccolti da Fox e Meredith, potrebbero riaccendere il dibattito sulla sicurezza delle attività di estrazione di petrolio nel Regno Unito e sulla loro influenza sulla sismicità locale.