Con l’aumento delle temperature globali, gli incendi boschivi stanno diventando sempre più frequenti e devastanti. Le fiamme possono distruggere intere aree forestali, consumando alberi sani e rigogliosi, senza distinzione tra foreste in buona salute e quelle in condizioni di siccità.
Il cambiamento del rischio: ogni foresta è vulnerabile
In passato, si riteneva che solo le foreste malate o inaridite fossero particolarmente esposte agli incendi. Tuttavia, secondo Darren Sleep della Sustainable Forestry Initiative (SFI), oggi la realtà è cambiata. Con il mutamento del clima, qualsiasi area boschiva può andare a fuoco, indipendentemente dalle sue condizioni di partenza.
Un approccio proattivo per mitigare il pericolo
Per contrastare questo fenomeno, è essenziale che i proprietari terrieri adottino misure mirate a ridurre la vulnerabilità delle loro terre. La Sustainable Forestry Initiative promuove la silvicoltura sostenibile, stabilendo standard rigorosi per la gestione delle foreste. Questi criteri non solo garantiscono la conservazione della fauna selvatica e il rimboschimento, ma ora includono anche strategie specifiche per la prevenzione degli incendi boschivi.
Tra le tecniche consigliate, una delle più efficaci è quella degli incendi controllati, che permettono di eliminare il materiale infiammabile presente nel sottobosco e, allo stesso tempo, di migliorare la salute complessiva della foresta.
Un investimento necessario per evitare danni irreparabili
L’adozione di queste pratiche ha un costo, ma secondo Darren Sleep, per i proprietari terrieri che dipendono dal commercio del legname, il rischio di perdere intere foreste a causa del fuoco rappresenta una minaccia economica ancora più grave.
Affrontare questa sfida con strategie preventive è ormai essenziale, perché con il continuo riscaldamento del clima, gli incendi boschivi diventeranno sempre più intensi e difficili da contenere.