Oggi Steve Jobs avrebbe raggiunto il traguardo dei 70 anni. Nato il 24 febbraio 1955, il visionario co-fondatore di Apple è scomparso il 5 ottobre 2011 all’età di 56 anni a causa di una grave malattia. Il suo impatto sulla tecnologia e sulla cultura globale resta indelebile: prodotti da lui immaginati, come l’iPhone, non solo continuano a rappresentare il cuore del business della Mela, ma hanno trasformato radicalmente il nostro modo di vivere.
Le sue parole pronunciate nel giugno 2005 all’Università di Stanford, “Siate affamati. Siate folli.”, restano una delle citazioni più iconiche della storia contemporanea, ispirando generazioni di innovatori.
La nascita di Apple e la rivoluzione dei personal computer
Nel 1976, Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple Computer Company con l’obiettivo di commercializzare l’Apple I, uno dei primi personal computer della storia. Il successo arriva con l’Apple II, lanciato nel 1977, che segna una svolta fondamentale per l’intera industria informatica.
L’innovazione continua nel 1984, quando Apple introduce il Macintosh, caratterizzato da un’interfaccia grafica rivoluzionaria. Il suo debutto viene accompagnato da uno spot pubblicitario epocale, diretto da Ridley Scott e trasmesso durante il Super Bowl: una campagna che segna un momento storico nel marketing tecnologico.
Tuttavia, nel 1985, a causa di forti contrasti interni, Jobs lascia Apple e fonda NeXT Inc., una nuova società specializzata in workstation avanzate. Nel 1997, la sua creatura viene acquisita dalla Mela, segnando il suo grande ritorno.
Pixar e la rinascita di Apple
Oltre all’informatica, Jobs ha lasciato un’impronta indelebile anche nel mondo del cinema. Dopo l’uscita da Apple, acquisisce una piccola divisione della Lucasfilm, trasformandola in Pixar, la casa di produzione che rivoluzionerà l’animazione con successi come Toy Story. Nel 2006, Pixar viene acquisita dalla Walt Disney Company, consolidando il suo impatto nell’industria dell’intrattenimento.
Nel frattempo, il ritorno di Jobs in Apple segna una nuova era. Nel 2007, l’azienda cambia nome in Apple Inc., spostando il focus dai soli computer all’elettronica di consumo. Nascono prodotti iconici come l’iPhone, l’iPad e il MacBook Air, che ridefiniscono il concetto di tecnologia personale.
L’addio a Apple e il futuro dell’azienda
A causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, Steve Jobs si dimette dalla carica di CEO il 24 agosto 2011, assumendo il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione. Il suo posto viene preso da Tim Cook, che da allora guida l’azienda.
Proprio oggi, nel giorno in cui Jobs avrebbe festeggiato 70 anni, Tim Cook ha annunciato un investimento da 500 miliardi di dollari e la creazione di 20.000 nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni. Un segnale che il lascito di Steve Jobs continua a influenzare profondamente il futuro della tecnologia e del business globale.