Un nuovo orbiter lunare, progettato per individuare la presenza di ghiaccio d’acqua sulla superficie della Luna, è quasi pronto per il decollo. Il Lunar Trailblazer, un satellite di circa 200 chilogrammi, sarà lanciato a bordo di un Falcon 9 di SpaceX il prossimo 26 febbraio dal Kennedy Space Center della NASA in Florida.
Questa missione, sviluppata in collaborazione con il California Institute of Technology (Caltech) e il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, ha l’obiettivo di studiare l’abbondanza, la distribuzione e il ciclo dell’acqua lunare, esplorando anche le regioni in ombra permanente.
Tecnologia all’avanguardia per esplorare la Luna
Il Lunar Trailblazer è stato costruito da Lockheed Martin, che ha utilizzato la piattaforma Curio, un’innovativa architettura di piccoli satelliti progettata per l’esplorazione dello spazio profondo in modo economico ed efficiente.
La sonda è equipaggiata con due pannelli solari dispiegabili e due strumenti scientifici di ultima generazione:
- High-resolution Volatiles and Minerals Moon Mapper (HVM3), fornito dal JPL, per analizzare la composizione chimica della superficie lunare.
- Lunar Thermal Mapper (LTM), sviluppato dall’Università di Oxford, per misurare le variazioni di temperatura della Luna.
Questi strumenti permetteranno di osservare come le tracce d’acqua variano nelle zone illuminate dal Sole durante un giorno lunare, caratterizzato da escursioni termiche estreme.
Alla ricerca di acqua nelle regioni in ombra della Luna
Uno degli obiettivi principali della missione è l’esplorazione delle micro-trappole fredde, piccole aree che potrebbero contenere ghiaccio d’acqua. Queste zone, perennemente in ombra, possono avere una temperatura così bassa da intrappolare il vapore acqueo proveniente dall’ambiente circostante.
Grazie ai suoi strumenti, il Lunar Trailblazer sarà in grado di identificare la forma e la quantità del ghiaccio lunare, fornendo dati fondamentali per future missioni spaziali.
Finestra di lancio e durata della missione
La missione è parte del programma Small Innovative Missions for Planetary Exploration (SIMPLEx) della NASA.
Il tempo di viaggio della sonda verso la Luna dipenderà dal giorno esatto del lancio, variando tra quattro e sette mesi. Una volta raggiunta l’orbita lunare, la missione avrà una durata minima di un anno, ma potrebbe essere estesa in base alle condizioni operative.
Al termine della sua missione, il Lunar Trailblazer sarà intenzionalmente schiantato sulla Luna in un processo definito “smaltimento superficiale”, evitando così di creare detriti spaziali pericolosi.
Un satellite a basso costo per l’esplorazione spaziale
Lockheed Martin ha progettato il Lunar Trailblazer come una missione a basso costo, adottando una strategia che bilancia il rischio tecnologico con il contenimento dei costi.
Il satellite utilizza componenti commerciali preesistenti, riducendo la necessità di sviluppare hardware su misura. Tuttavia, questa scelta comporta l’assenza di sistemi di ridondanza, il che significa che un singolo guasto potrebbe compromettere l’intera missione.
“Abbiamo aumentato il rischio per risparmiare sui costi,” ha spiegato Ryan Pfeiffer, responsabile del programma per Lockheed Martin. “Questa linea di satelliti consentirà un accesso più rapido ed economico allo spazio.”
L’importanza dell’acqua lunare per il futuro dell’esplorazione spaziale
Gli scienziati sono particolarmente interessati a capire come l’acqua lunare si congeli, si sciolga e si sposti sulla superficie del satellite naturale della Terra.
“Sulla Terra, conosciamo bene il ciclo dell’acqua, ma sulla Luna la situazione è ancora un mistero,” ha dichiarato Pfeiffer.
Gli studi sulla presenza d’acqua nel suolo lunare potrebbero avere un impatto cruciale sulle future missioni di esplorazione umana. La NASA, attraverso il programma Artemis, punta a stabilire una presenza permanente sulla Luna. Se l’acqua lunare potesse essere utilizzata per produrre ossigeno e carburante, si ridurrebbero significativamente i costi e la complessità delle missioni di esplorazione spaziale.
Verso Marte: la Luna come trampolino di lancio
Secondo Whitley Poyser, direttore dell’esplorazione dello spazio profondo presso Lockheed Martin, lo studio delle risorse lunari è fondamentale per comprendere meglio l’evoluzione del sistema Terra-Luna.
“La Luna potrebbe fornire risorse essenziali per le future missioni umane verso Marte,” ha detto Poyser. “C’è molto da imparare su come vivere e lavorare in un ambiente ostile come quello lunare, e queste conoscenze saranno cruciali quando ci spingeremo oltre, fino a Marte.”
Con il Lunar Trailblazer, la NASA e i suoi partner stanno ponendo le basi per un futuro in cui la Luna non sarà solo un obiettivo di esplorazione, ma una risorsa per l’intera umanità.