Un nuovo gruppo di satelliti Starlink ha raggiunto l’orbita terrestre bassa grazie a un lancio di successo effettuato da SpaceX nella serata di lunedì 10 febbraio 2025. La missione è partita dalla Vandenberg Space Force Base, in California, alle 21:09 EST (18:09 ora locale della California; 02:09 GMT dell’11 febbraio), con un razzo Falcon 9 che trasportava i 23 satelliti dedicati alla connessione a banda larga.
Ritorno sulla Terra del primo stadio del Falcon 9
Dopo circa otto minuti dal decollo, il primo stadio del Falcon 9 ha completato con successo la sua fase di rientro, atterrando nell’Oceano Pacifico sulla nave drone “Of Course I Still Love You” di SpaceX. L’azienda ha confermato che si tratta del 23º volo e atterraggio per questo specifico booster, un record significativo nella strategia di riutilizzo dei razzi. Tra questi, 14 missioni hanno avuto come obiettivo il potenziamento della costellazione Starlink.
Posizionamento dei satelliti in orbita
Mentre il primo stadio tornava sulla Terra, il secondo stadio del Falcon 9 ha proseguito il suo viaggio, portando i 23 satelliti in orbita terrestre bassa. Il dispiegamento è avvenuto circa 65 minuti dopo il decollo, rispettando le previsioni della missione.
Crescita della rete Starlink e i numeri di SpaceX
Con questo lancio, SpaceX ha completato 18 missioni Falcon 9 nel 2025, di cui 12 dedicate a Starlink. La costellazione Starlink, che rappresenta la più grande rete di satelliti mai realizzata, conta ora oltre 6.900 unità operative, secondo le stime dell’astrofisico Jonathan McDowell, esperto nel monitoraggio dei satelliti.
La missione conferma ancora una volta il ruolo di SpaceX come leader nell’esplorazione spaziale commerciale, proseguendo nell’ampliamento della rete Starlink, progettata per offrire connessione internet globale ad alta velocità, soprattutto nelle aree più remote del pianeta.