SpaceX e Vast Space stanno collaborando per raccogliere proposte di ricerca per esperimenti da condurre a bordo della futura stazione spaziale Haven-1, il primo avamposto commerciale in orbita bassa terrestre (LEO), il cui lancio è previsto entro la fine del 2025.
Haven-1: il primo laboratorio spaziale commerciale
La stazione Haven-1 è progettata come un modulo singolo che sarà messo in orbita grazie a un razzo Falcon 9 di SpaceX. Poco dopo, una capsula Crew Dragon trasporterà un piccolo equipaggio di astronauti per soggiorni temporanei nella stazione. L’iniziativa segna un passo significativo nello sviluppo di infrastrutture spaziali private, in un momento in cui la NASA e l’industria spaziale stanno cercando alternative alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), destinata alla dismissione entro il 2030.
Secondo una dichiarazione di Vast, l’obiettivo della missione è sfruttare Haven-1 e Dragon per condurre ricerche “ad alto impatto” che possano favorire l’esplorazione umana a lungo termine nello spazio.
Due categorie di esperimenti in microgravità
Le proposte di ricerca devono rientrare in due categorie principali:
- Esperimenti biologici e fisiologici per studiare gli effetti della microgravità sul corpo umano.
- Carichi di ricerca autonomi o facilitati dall’equipaggio, pensati per supportare missioni in orbita bassa terrestre.
Le aziende sottolineano che non verranno forniti finanziamenti diretti per i progetti selezionati. Tuttavia, le proposte vincenti avranno accesso gratuito alla stazione e alla capsula Dragon, nonché al supporto degli astronauti per l’esecuzione degli esperimenti e alle risorse necessarie per l’integrazione hardware e la qualificazione al volo spaziale.
Le candidature resteranno aperte fino al 15 marzo 2025, come indicato sul sito ufficiale di SpaceX.
Haven-1 e la corsa per le stazioni spaziali private
Se il lancio di Haven-1 avverrà nei tempi previsti, la struttura diventerà la prima stazione spaziale privata a raggiungere l’orbita terrestre. Questo rappresenterebbe un traguardo fondamentale sia per Vast che per il settore spaziale commerciale in generale, offrendo un laboratorio orbitale disponibile per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico.
Nel frattempo, Vast è già al lavoro su Haven-2, una versione più avanzata della sua prima stazione spaziale. Durante il 75° Congresso Astronautico Internazionale (IAC), svoltosi a Milano nell’ottobre 2024, il CEO di Vast, Max Haot, ha dichiarato che Haven-2 sarà progettata per soddisfare i requisiti della NASA per il programma Commercial LEO Destination (CLD), che assegnerà contratti per nuove destinazioni orbitali a partire dal 2026.
La competizione per la sostituzione della ISS
Vast non è l’unica azienda che punta a costruire una stazione spaziale commerciale. Tra i concorrenti figurano Northrop Grumman, Axiom Space, Nanoracks e Sierra Space, tutte impegnate a sviluppare proprie piattaforme orbitanti per assicurarsi una posizione di rilievo nel mercato emergente delle infrastrutture spaziali private.
La NASA ha bisogno di almeno una di queste nuove stazioni operative prima della fine della ISS, e le aziende coinvolte stanno cercando di garantirsi il supporto dell’agenzia spaziale statunitense e di altre istituzioni internazionali.
Un nuovo capitolo per la ricerca spaziale
Con l’avvicinarsi della fine dell’ISS, la nascita di avamposti commerciali come Haven-1 potrebbe rivoluzionare l’accesso alla ricerca in microgravità. Secondo Max Haot, il coinvolgimento della comunità scientifica sarà cruciale per espandere la conoscenza dei rischi e delle opportunità legati ai viaggi spaziali prolungati, con ricadute potenzialmente benefiche anche sulla vita sulla Terra.
L’iniziativa di SpaceX e Vast rappresenta quindi un’importante occasione per università, laboratori e aziende che desiderano contribuire alla ricerca spaziale, sperimentando nuove tecnologie e studiando l’adattamento del corpo umano all’ambiente extraterrestre.